Sarah Scazzi, la difesa di Sabrina chiede l’incidente probatorio con zio Michele

TARANTO, 4 GIU – I difensori di Sabrina Misseri, la ventitreenne in carcere per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi, hanno depositato alla cancelleria del gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati la richiesta di incidente probatorio per mettere a confronto la loro assistita e il padre, Michele Misseri, tornato in liberta’ nei giorni scorsi dopo otto mesi detenzione. L’uomo, secondo gli inquirenti, avrebbe solo partecipato all’occultamento del cadavere ed e’ stato scarcerato lo scorso 30 maggio. Nell’ordinanza di custodia cautelare che il 26 maggio ha portato in carcere Cosima Serrano (moglie di Michele e madre di Sabrina) per concorso morale nell’omicidio e soppressione di cadavere, il gip ha sottolineato che Misseri e’ ”una figura di secondo piano nel panorama istruttorio” e le sue dichiarazioni sono valutate ”se non del tutto irrilevanti ai fini della ricostruzione degli accadimenti, decisamente marginali”. L’agricoltore inizialmente si autoaccuso’ del delitto per poi addossare le responsabilita’ su Sabrina.

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