La difesa di Sabrina Misseri: “Il corpo di Sarah Scazzi va riesumato per una nuova autopsia”

Pubblicato il 12 Aprile 2011 - 19:06 OLTRE 6 MESI FA

BARI – ”La verità sul delitto di Avetrana è ancora nascosta nel corpo di Sarah. Occorre una nuova autopsia per scoprirla. Dopo sette mesi e mezzo di indagini, due arresti, un incidente probatorio, una serie infinita di versioni contrastanti e una autopsia insufficiente, non abbiamo una sola certezza. Non sappiamo dove, come e quando Sarah Scazzi è stata uccisa”.

Lo dice, in una intervista al settimanale ‘Oggi’, in edicola da domani (anche su www.oggi.it), Enrico Risso, medico legale genovese, consulente scientifico della difesa di Sabrina Misseri, che è in carcere in quanto ritenuta responsabile dell’uccisione – avvenuta il 26 agosto scorso ad Avetrana – della quindicenne Sarah Scazzi. Per il suo omicidio è in carcere anche il padre di Sabrina, Michele Misseri. Aggiunge Risso: ”Io mi aspetto uno sviluppo e un completamento della consulenza medico-legale fatta dal professor Luigi Strada. Dobbiamo sapere se Sara è stata uccisa alle 14.30, oppure due ore dopo, come sembra chiaramente indicare il contenuto dello stomaco. Dobbiamo sapere se è stata strangolata con una corda, una cintura, con un altro oggetto o con le mani. Dobbiamo scoprire se è stata uccisa in garage, nell’abitazione dei Misseri o in un altro luogo ancora. Le domande fondamentali non hanno avuto risposta”.

Il consulente di parte di Sabrina Misseri rivela a ‘Oggi’ due particolari ”inediti e molto importanti”: il mancato esame al microscopio del liquido gastrico e la sua scomparsa. Spiega Risso: ”Lo stomaco di Sarah era virtualmente vuoto. Il professor Strada dice di aver trovato solo 20 centilitri di liquido grigiastro torbido. Del famoso cordon bleu mangiato frettolosamente poco prima di uscire (come ha rivelato la mamma Concetta, ndr) nello stomaco di Sarah non c’era traccia. Eppure per digerirlo occorrono dalle due alle quattro ore. I casi sono due: o Sarah ha pranzato prima di quanto dica la mamma, oppure è stata uccisa almeno due ore dopo rispetto all’orario indicato dai magistrati perché noi sappiamo che quando nello stomaco si trova ancora il 30 per cento di quel che si è mangiato significa che l’ultimo pasto è stato fatto quattro o cinque ore prima della morte”.

Risso aggiunge: ”E adesso il problema diventa irrisolvibile perché quel liquido doveva essere esaminato al microscopio, ma questo esame non è stato fatto. E soprattutto quel liquido doveva essere conservato per ulteriori approfondimenti e invece è stato buttato via. Non c’è più. Non si può più fare alcun esame. Inoltre, visto che lo stomaco era vuoto, il medico legale avrebbe dovuto aprire l’intestino per verificarne il contenuto. Non l’ha fatto. Non sapremo mai, quindi, a che ora è stata uccisa Sarah. A meno che la Procura non ne decida la riesumazione per una nuova autopsia”.