Trovata macchia nell’auto di Cosima. E’ il sangue di Sarah?

Pubblicato il 4 Giugno 2011 - 08:59 OLTRE 6 MESI FA

AVETRANA (TARANTO), 3 GIU – Una macchia è stata trovata nell’auto di Cosima Serrani Misseri: sarà il sangue di Sarah Scazzi. Gli investigatori stanno cercando proprio tracce del Dna della piccola Sarah, e le sono andate a cercare proprio nell’auto della zia. I rilievi sulla Opel Astra della donna, arrestata il 26 maggio scorso, sono stati eseguiti, nel garage della caserma dei carabinieri di Avetrana, dai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche (Sis) del Comando provinciale di Taranto e si sono conclusi in serata. Si sa che i militari hanno trovato una macchia, ma e’ presto per dire se servira’ a qualcosa per le indagini.

A disporre le operazioni e’ stata la Procura della Repubblica di Taranto. Il tutto e’ in relazione al racconto di un fioraio di Avetrana, Giovanni Buccolieri, che inizialmente aveva riferito alla moglie e un paio di conoscenti di aver visto, attorno alle 13.20 del 26 agosto 2010 (giorno in cui fu uccisa Sarah), Cosima Serrano costringere in strada Sarah, nei pressi di via Deledda, a salire a bordo della sua Opel Astra. Interrogato dai carabinieri, il fioraio cambio’ poi la versione dicendo che probabilmente si era trattato di un sogno: ora l’uomo e’ indagato per falsa testimonianza.

Michele Misseri intanto insiste nel sostenere la propria totale colpevolezza, nonostante sia stato scarcerato da quattro giorni. ”Il colpevole sono io e l’ho sempre detto – ha ribadito in un’intervista al Tg5 – pero’ non mi crede mai nessuno. Ogni volta che parlo io parlo dialetto, quando le traducono le parole cambiano, cambiano. Per questo sono nervoso”. L’agricoltore ha aggiunto di non sapere come farsi perdonare dalla moglie e dalla figlia Sabrina. Quanto al motivo per cui ha accusato quest’ultima, Michele ha risposto: ”Non lo posso spiegare, devo ancora sentire dei giudici, questo non lo posso dire”. ”Non so spiegarmi nemmeno io come e’ successo” ha poi detto riferendosi all’uccisione di Sarah, e ha poi negato che la figlia Valentina gli impedisca di parlare. I difensori degli indagati, contemporaneamente, affilano le armi. Entro lunedi’ gli avvocati Franco De Jaco e Luigi Rella, legali di Cosima Serrano, depositeranno al Tribunale del Riesame di Taranto il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare del gip Rosati che ha portato la donna in carcere il 26 maggio scorso. Anche gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, difensori di Sabrina Misseri, stanno preparando il ricorso contro la stessa ordinanza. Il 9 giugno prossimo, invece, il Tribunale esaminera’ nuovamente il ricorso della difesa di Sabrina contro l’ordinanza con la quale il gip aveva respinto l’istanza di scarcerazione in favore dell’indagata. Il ricorso era stato respinto dal Tribunale, ma la Cassazione ha annullato con rinvio ad altro collegio quella decisione.

Quanto all’interrogatorio di Michele Misseri nell’ambito di investigazioni difensive, gia’ autorizzato dal gip, ora che l’agricoltore e’ stato scarcerato potrebbe anche non tenersi piu’. I difensori potrebbero giocare la carta di un nuovo verbale con le dichiarazioni di Misseri da consegnare in base alle necessita’ processuali della stessa difesa.

Oggi ad Avetrana sono ricomparse tracce di ”turismo dell’orrore”, come l’anno scorso quando il pozzo in cui fu nascosto il cadavere di Sarah divento’ meta’ di curiosi. In via Deledda si e’ affacciata anche una coppia arrivata da Napoli, con bimbo di appena sei mesi, che ha chiesto inutilmente al citofono un autografo a Michele Misseri. Poi, piu’ ragionevolmente, la coppia si e’ recata al cimitero del paese per deporre un fiore sulla tomba di Sarah.