Sarah Scazzi, penalisti: illecita diffusione audio degli interrogatori

Sarah Scazzi

“Il codice di procedura penale vieta la pubblicazione integrale degli atti delle indagini preliminari in una fase come questa: l’Unione delle Camere Penale disapprova nella maniera più radicale, questa pubblicità si pone al di fuori di tutto quello che può essere normale e lecito in una vicenda giudiziaria di questo tipo”. Ai microfoni di CNRmedia, il presidente dell’Unione Camere Penali, Valerio Spigarelli, ha condannato la diffusione delle conversazioni delle persone coinvolte nelle indagini sull’omicidio di Sarah Scazzi.

“Il fatto che atti delle indagini preliminari vengano diffusi in maniera non legittima è ahimè una annosa consuetudine contra legem in questo paese: non è la prima volta che succede. Certo è un po’ clamoroso – ha osservato Spigarelli – che si sentano non soltanto gli interrogatori degli indagati quando sono tali, ma addirittura le dichiarazioni delle persone informate sui fatti, tra l’altro con un danno evidente alle indagini”.

“Aldilà del segreto professionale” esiste ”un dovere di riservatezza che non può essere violato. Le indicazioni che danno gli avvocati ai loro assistiti, quello che gli assistiti dicono agli avvocati è in un ambito che dovrebbe rimanere riservato per il bene del corretto funzionamento di un processo prima ancora di una visione dei ruoli che sia appropriata”, ha concluso il leader dei penalisti.

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