Sarah Scazzi, spariti alcuni documenti dell’inchiesta

Sabrina Misseri

TARANTO – Atti d’indagine che vanno e vengono dai vari uffici giudiziari, e che alla fine non si sa che fine facciano, tanto da determinare il rinvio di un’udienza dinanzi al Tribunale. Sarebbe forse storia ordinaria negli ‘affogati’ Palazzi di giustizia italiani, se non fosse che è accaduto stamani, 9 giugno, a Taranto nientedimeno che per il fascicolo d’inchiesta riguardante Sabrina Misseri e l’uccisione della quindicenne Sarah Scazzi. Così è stata rinviata al 30 giugno prossimo l’udienza del Tribunale del Riesame che avrebbe dovuto valutare per la seconda volta (collegio ovviamente diverso) il ricorso dei difensori di Sabrina che il Tribunale, il 31 gennaio scorso, aveva rigettato confermando il ‘no’ del gip alla scarcerazione della ragazza.

Era stata la Cassazione, il 17 maggio scorso, ad annullare con rinvio la prima decisione del Tribunale del Riesame. Oggi era il primo appuntamento di un mese di giugno che si preannuncia cruciale per l’inchiesta sul terreno dei provvedimenti giudiziari, perché sono in ballo una serie di ricorsi. In udienza, a porte chiuse, il procuratore aggiunto Pietro Argentino e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero hanno chiesto l’inammissibilità del ricorso dei legali di Sabrina (gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia) per ‘carenza di interesse’. All’indagata, ha sostenuto la Procura, il 26 maggio scorso è stata notificata una seconda ordinanza di custodia cautelare per concorso in omicidio e soppressione di cadavere, i cui motivi superano quelli contenuti nella prima ordinanza cautelare dell’ottobre 2010.

In subordine, l’accusa ha chiesto il rinvio perche’ nel fascicolo all’esame del Tribunale mancano alcuni atti d’inchiesta ritenuti importanti: ad esempio, il verbale della testimonianza di Mariangela Spagnoletti, che inchioderebbe l’amica Sabrina. I legali della ragazza hanno contestato la tesi dell’inammissibilità, quesito sul quale comunque il Tribunale dovrà esprimersi, ma è rimasto irrisolto il nodo cruciale: dove sono finiti quegli atti d’inchiesta? Alla Cassazione, nel gennaio scorso, il Tribunale del Riesame, dopo aver depositato la sua ordinanza, ha inviato i soli atti impugnati. La Suprema Corte, per parte sua, dopo la sentenza ha restituito il fascicolo, che è arrivato a Taranto il 30 maggio scorso. Gli atti d’inchiesta non inviati a Roma sarebbero stati ritrasmessi alla Procura, ma qui – assicurano – non è arrivato nulla. Così il Tribunale del Riesame oggi ha rinviato l’udienza al 30 giugno, e nel frattempo la Procura produrrà in fotocopia i documenti mancanti nel fascicolo all’esame dei giudici.

Parallelamente, nella sede dei carabinieri del Ris di Roma sono proseguiti oggi i rilievi sul materiale sequestrato nel garage di casa Misseri per le successive comparazioni genetiche con il Dna di sei persone. I rilievi hanno riguardato il secondo compressore sequestrato e un manometro. Sarebbero state trovate alcune tracce, ma per sapere se questo abbia valore per l’inchiesta bisognerà attendere, tra alcuni giorni, l’esito delle comparazioni genetiche.

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