“Sarah Scazzi strangolata in casa da Sabrina e Cosima”: motivazioni sentenza

Sabrina Misseri
Sabrina Misseri

TARANTO – Sarah Scazzi è stata strangolata in casa Misseri da Sabrina e Cosima con una cintura. Lo scrive la Corte di Assise di Taranto nelle motivazioni della sentenza con le quali le due donne sono state condannate all’ergastolo.

 “Non vi sono elementi probatori – scrive in proposito la Corte – che avvalorino l’ipotesi che Sarah sia stata uccisa (strangolata) in auto. Le evidenze probatorie, se valutate unitamente ai comportamenti  post-delictum, fanno ragionevolmente ritenere che le imputate, dopo aver riportato la ragazza presso la loro abitazione, dove evidentemente si rinfocolava la lite, ivi l’abbiano strangolata con una cintura, secondo gli esiti dei rilievi autoptici del consulente Strada”.

Il movente. Non solo gelosia. “Sabrina aveva un movente per commettere il delitto”, un movente che “non può essere riduttivamente ascritto alla ‘gelosia’”. E’ quanto scritto dalla Corte di Assise nelle motivazioni della sentenza sul delitto di Sarah Scazzi..

La soppressione del cadavere di Sarah Scazzi avvenne con “l’accordo iniziale di tutti i componenti della famiglia Misseri”. Lo scrive la Corte di Assise di Taranto motivando la sentenza sul delitto di Avetrana.

“Subito dopo la morte della Scazzi – scrive la Corte – tutti e tre i componenti del nucleo familiare interloquirono sul da farsi; Michele Misseri, unica persona, peraltro, che avrebbe potuto provvedere ad allontanare immediatamente il cadavere di Sarah, quale atto più urgente, ritenne di accondiscendere alla richiesta proveniente dalle autrici del delitto. Nell’occasione lo stesso Misseri assicurò a moglie e figlia, anche in questo caso accedendo ad una specifica loro richiesta, che avrebbe distrutto ‘tutto’ e fatto sparire ogni traccia di Sarah”.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie