Sarah Scazzi, lo zio Michele si tradisce e parla al plurale: “Abbiamo parcheggiato”

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 16:55 OLTRE 6 MESI FA

Michele Misseri

C’è un momento durante la confessione di Michele Misseri, reo confesso dell’omicidio di sua nipote Sara Scazzi, in cui l’uomo, interrogato dagli inquirenti la notte del 7 ottobre scorso, parla al plurale di quello che ha fatto dopo l’omicidio: ”Ho messo di nuovo il corpo di Sara in macchina, poi abbiamo parcheggiato…”, poi si corregge e continua a parlare al singolare.

Secondo la Gazzetta del Mezzogiorno la frase in questione è riportata nel verbale dell’interrogatorio reso subito dopo che, su indicazione di Misseri, i carabinieri avevano ritrovato il corpo della ragazza. E’ il momento in cui l’uomo sta ricostruendo con gli inquirenti le fasi successive all’omicidio (avvenuto il 26 agosto scorso). Racconta gli atti sessuali compiuti sul corpo, poi racconta di averlo rivestito e rimesso sull’automobile.

”Abbiamo parcheggiato … vicino alle canne. Ho parcheggiato”, si corregge subito dopo. E’ questa una delle questioni che gli inquirenti stanno accertando insieme agli altri elementi che sembrano stonati nella ricostruzione della storia. In particolare si sta verificando se la versione di Misseri sia vera in tutte le sue parti e anche se l’uomo abbia effettivamente agito da solo, come dice.