CAGLIARI – Il Ministero della Difesa ha deciso di “restituire” quattro spiagge della Sardegna alla collettività: si tratta di cinque meraviglie dell’isola che per decenni sono state interdette a residenti e turisti perché situate a ridosso di poligoni di tiro e basi militari utilizzate dall’Esercito Italiano.
Porto Tramatzu (Sulcis), S’Enna e S’Arca (Medio Campidano) e l’arenile sino a Punta S’Achivioni toneranno ad essere aperte anche ai civili grazie a un accordo siglato, dopo una lunga e non facile trattativa, dal ministro Roberta Pinotti e dal presidente sardo Francesco Pigliaru.
L’accordo raggiunto tra Stato e Regione, spiega Fanpage, prevede uno stop alle esercitazioni militari e alle attività di fuoco per consentire di liberare anche le Spiagge Bianche nei pressi del poligono di Capo Teulada e il lido di Cala Murtas, nel comune di Villaputzu, composta da sei chilometri di sabbia bianca che in parte ricade nel perimetro della base militare del Salto di Quirra.