Sardegna, Hydrocontrol non si poteva salvare: condannati Soru, Mannoni e Dettori

Sardegna, Hydrocontrol non si poteva salvare: condannati Soru, Mannoni e Dettori
Renato Soru

CAGLIARI – La Corte dei Conti ha condannato l’ex presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, attuale europarlamentare e segretario del Pd sardo, il suo ex assessore ai Lavori pubblici, Carlo Mannoni e l’ex direttore generale Fulvio Dettori per un danno erariale di oltre 800 mila euro. La vicenda è quella del tentato salvataggio dell’Hydrocontrol, l’azienda che nel 2007 venne acquisita dalla Regione Sardegna ma liquidata qualche tempo dopo. Prescritta, invece, è la posizione dell’attuale governatore Francesco Pigliaru, all’epoca assessore della Programmazione, chiamato in giudizio dalla Corte dei Conti in un secondo momento.

L’azienda di Poggio dei Pini, a Capoterra (Cagliari), specializzata nella realizzazione di sistemi idrici, era stata trasformata in società in-house con una delibera della Giunta del 12 luglio 2007. Secondo quanto anticipato dai quotidiani L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna furono proprio gli 832.637 euro utilizzati dalla Regione per la ricapitalizzazione a destare i sospetti dei procuratori contabili. Per la Corte dei conti l’Hydrocontrol non poteva essere salvata, era un’azienda improduttiva, senza mercato, priva di qualsiasi prospettiva. La decisione di trasformarla da società consortile a responsabilità limitata a società in house della Regione, con l’inserimento dei 29 dipendenti nei ruoli pubblici, costituisce perciò un danno per le casse pubbliche di cui l’amministrazione Soru dovrà rispondere.

Il tentativo di salvataggio della Hydrocontrol è stato giudicato dai giudici erariali un danno per colpa grave: Renato Soru dovrà dunque pagare il 40% di quella cifra (337.054 euro), mentre Mannoni il 20% (168.527 euro) e Dettori (290.265 euro), calcolati con un 20% di quota più l’ammontare di un finanziamento non restituito dalla società in house. Mentre la quota contestata all’attuale presidente della Regione Pigliaru resta in carico all’Erario perché la chiamata in giudizio è arrivata tardi.

Chissà se il premier Matteo Renzi ha qualcosa da dire in merito, dal momento che il principale condannato, l’ex governatore Soru, è anche l’attuale segretario del Pd sardo ed europarlamentare dem.

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