Sardegna, il post su Facebook ai turisti critici diventa virale Sardegna, il post su Facebook ai turisti critici diventa virale

Sardegna, il post su Facebook ai turisti critici diventa virale

Sardegna, il post su Facebook ai turisti critici diventa virale
Sardegna, il post su Facebook ai turisti critici diventa virale (Foto Ansa)

CAGLIARI – Nel giorno in cui Flavio Briatore e Daniela Santanchè propongono ai quotidiani sardi le loro ricetta per il turismo in Sardegna (“meno vincoli per le costruzioni nei 300 metri dal mare”, dice il patron del Billionaire; [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] “va allungata la stagione che dura solo 15 giorni”, sostiene la senatrice di Fdi), su Facebook diventa virale un lungo post di un giovane blogger di un piccolo centro dell’interno dell’Isola.

Un messaggio (condiviso da migliaia di persone sulla pagina L’eco di Barbagia) alle “critiche” di quei turisti in visita nell’Isola che denunciano “in particolare una sorta di mancanza di servizi di base, come il wi-fi, il bancomat e l’incapacità, a detta loro, di “innovarsi e di stare al passo, unitamente al fatto che, sempre a detta dei suddetti turisti sia cara, troppo cara”.

Si inizia proprio dai costi: “Al di là del viaggio vivere in Sardegna non è affatto costoso; basta scegliere le mete. Vuoi la Costa Smeralda? E allora non lamentarti. Ma sappi che scegliere la Costa Smeralda significa non scegliere la Sardegna, ma un lembo di terra nel quale è stato costruito un bel parco di divertimenti che niente ha a che fare con la nostra cultura e il nostro territorio”.

Altra critica, la mancanza di wi-fi: “Spesso è addirittura offerto gratuitamente dai Comuni più piccoli. Ma se davanti a Capo Caccia, alle Bocche di Bonifacio, alla gola di Gorropu o al Pan di Zucchero di Masua il tuo unico pensiero è quello di connetterti in wi-fi probabilmente c’è proprio un rapporto sbagliato fra te e la Sardegna”. E per chi cerca le mega discoteche il blogger contrappone “ritmi di vita lenti, silenzi, pace, convivialità, ottimo cibo, sguardi sinceri e piccoli paradisi. Altrimenti questo matrimonio non s’ha da fare. Senza rancori”.

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