Saronno, interrogatori ai 15 indagati: c’è chi risponde e chi invece no…

Saronno, interrogatori ai 15 indagati: c'è chi risponde e chi invece no...
Saronno, interrogatori ai 15 indagati: c’è chi risponde e chi invece no…

SARONNO – Ci sono indagati come Elena Soldavini, medico dell’ospedale di Saronno, che raccontano la loro versione dei fatti. Ci sono invece medici come il primario Nicola Scopetta o l’anestesista Fabrizio Frattini che preferiscono avvalersi della facoltà di non rispondere. C’è chi parla e chi no, insomma, in questo sabato 3 dicembre fatto di interrogatori da parte dei pm di Varese, che indagano sulle morti sospette all’ospedale di Saronno e che hanno già arrestato l’intermiera Laura Taroni e il medico Leonardo Cazzaniga.

Tra le accuse agli indagati ci sarebb quella di omessa denuncia e favoreggiamento: nell’ospedale in provincia di Varese tutti sapevano, ma nessuno ha mai parlato e il primario avrebbe addirittura messo a tacere le denunce degli infermier del pronto soccorso che avevano cercato di metterlo in guardia dalle losche attività della coppia clandestina.

Gli indagati. Sono quindici gli indaganti nell’ inchiesta sulle morti sospette e il Procuratore Capo della Repubblica di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana, ha tuttavia precisato che una potrebbe essere stralciata. Si tratta di una parente di Laura Taroni, l’infermiera arrestata, accusata di omessa denuncia.

Gli altri indagati sono il viceprimario del pronto soccorso Leonardo Cazzaniga, la sua compagna e infermiera Laura Taroni (entrambi arrestati e accusati in concorso della morte per avvelenamento da farmaci del marito della Taroni e, solo Cazzaniga, di altri quattro decessi in ospedale) e altri undici medici, indagati a vario titolo per omessa denuncia, favoreggiamento e falso ideologico.

Chi parla e chi no. Elena Soldavini, il medico che si è presentato spontaneamente sabato 3 dicembre alla caserma dei carabinieri di Saronno ed è stata accompagnata dal legale Giovanna Pignataro. La Soldavini ha quindi reso dichiarazioni spontanee ed è accusata di omessa denuncia per le presunte morti sospette tra i familiari dell’infermiera arrestata Laura Taroni.

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Scoppetta, il primario del pronto soccorso indagato per omessa denuncia e favoreggiamento relativi alle sospette morti in corsia. A quanto si apprende, il medico non si è presentato legittimamente in caserma a Saronno dove era stato convocato, a seguito di precisi accordi con la Procura di Busto Arsizio (Varese). “Non ho nulla da dire”, ha replicato raggiunto al telefono il suo legale, Maurizio Pellicciotta.

Anche Frattini, medico anestesista responsabile dell’unità di emergenza urgenza dell’ospedale di Saronno, si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è indagato per omessa denuncia e favoreggiamento. Il professionista, componente della commissione interna dell’ospedale di Saronno a cui arrivarono le denunce degli infermieri sul presunto comportamento illecito del medico anestesista arrestato Leonardo Cazzaniga, si è presentato in caserma a Saronno nel primo pomeriggio, accompagnato dal suo avvocato Gianluigi Tizzoni, dove ha scelto di non rispondere alle domande degli inquirenti.

 

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