Saronno (Varese), Mariangela Granomelli uccisa nel suo negozio a calci e pugni

Saronno (Varese) uccisa a calci e pugni nel suo negozio
Saronno (Varese) uccisa a calci e pugni nel suo negozio

SARONNO – Uccisa nel suo negozio a calci e pugni da un rapinatore che poi è fuggito con alcuni gioielli. E’ morta così, a Saronno (Varese)  Mariangela Granomelli, 62 anni. La donna è stata trovata morta sabato 3 agosto  nella sua gioielleria ‘Il dono di Tiffany’ nel centro di Saronno (Varese).

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri l’uomo ha agito disarmato e a volto scoperto, e la scena è stata ripresa nitidamente dalle telecamere di videosorveglianza installate all’interno del negozio in Corso Italia

Vestito con pantaloncini corti a quadri e una t-shirt l’uomo, secondo quanto è emerso dalle riprese, attorno alle 16.20 di sabatp è entrato nel negozio comportandosi all’apparenza come un normale cliente. La negoziante ha chiuso a chiave la porta d’ingresso, come avviene sempre per ragioni di sicurezza, e per circa 45 minuti l’uomo si è fatto mostrare collane e braccialetti con un atteggiamento definito dagli investigatori che hanno visionato i filmati “tranquillo e rilassato”.

Attorno alle 17 all’improvviso l’uomo ha afferrato un astuccio rigido e ha colpito in testa la donna, che si era piegata, continuando poi a infierire con calci e pugni su tutto il corpo per una trentina di secondi “con una violenza incredibile”. La donna si è accasciata a terra e sarebbe morta poco dopo l’aggressione. L’uomo è rimasto nel negozio fino alle 17.30, si è impossessato di alcuni gioielli nascondendoli nell’astuccio, poi è uscito da un ingresso sul retro del negozio facendo perdere le tracce. Durante l’aggressione la porta d’ingresso è sempre rimasta chiusa a chiave e i numerosi passanti non si sono accorti di quello che stava accadendo. Il cadavere, in una pozza di sangue, è stato ritrovato dopo le 20 dai familiari della donna, che sono arrivati alla gioielleria preoccupati perché non riuscivano a contattare la negoziante al telefono dopo l’orario di chiusura. .

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