NAPOLI – Un agente della Polizia Penitenziaria è stato ferito con una penna da un detenuto al 41bis: è successo durante le rivolte nelle carceri di inizio marzo.
Secondo quanto rende noto l’Osapp, l’organizzazione sindacale autonoma della Polizia Penitenziaria, con il vice segretario campano Luigi Castaldo, nonostante le violenze e i devastamenti, “non è stato preso nessun provvedimento contro i diversi rivoltosi individuati”.
Restano, continua il sindacalista, “solo i milioni di euro di danni e le gravi ripercussioni psicofisiche a causa dei carichi di lavoro sopraggiunti dal difficile periodo di restrizioni”.
L’episodio è avvenuto nella casa circondariale Bancali di Sassari dove l’agente è rimasto ferito a uno zigomo.
“Sulle chat – continua – ‘impazzano’ le immagini di quei terribili giorni” che stanno creando “nell’opinione pubblica disgusto e senso di debolezza nei confronti di uno Stato che dovrebbe dimostrare tutt’altro”.
L’Osapp chiede “interventi giuridici, teser, jammer e soprattutto pene piu’ severe per i rivoltosi”.
Carceri, aggressione ad agente a Sollicciano
Domenica 17 maggio c’era stata un’altra aggressione ad un agente di polizia penitenziaria nel carcere fiorentino di Sollicciano.
“Un detenuto ha dato in escandescenze, iniziando tra l’altro a gettare generi alimentari fuori dalla sua cella, e poi ha colpito con un manico di scopa l’agente intervenuto per calmarlo, procurandogli contusioni a una mano giudicate guaribili in cinque giorni” ha raccontato in una nota il Sappe, il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
“Parliamo – precisa ancora il segretario – di un detenuto che non è nuovo ad episodi di violenza ai danni del personale di polizia.
Nonostante le innumerevoli intemperanze il detenuto permane presso la struttura fiorentina continuando a mettere a repentaglio l’incolumità del personale”.
“Solidarietà e vicinanza” al personale del carcere sono state espresse anche dal segretario nazionale del Sappe, Donato Capece. (fonte ANSA)