ROMA – In località San Pelino di Avezzano, un sasso lanciato da un cavalcavia sull’autostrada A25 ha colpito il parabrezza dell’auto su cui viaggiavano gli attori Stefano Fresi e Alessandro Benvenuti.
Il vetro è andato in frantumi ed ha attenuto la caduta della pietra che è finita addosso ai due attori che però, fortunatamente, non hanno riportato ferite. L’auto era guidata da Benvenuti e procedeva in direzione Roma: i due attori erano di ritorno nella capitale dopo aver messo in scena a Gessopalena in provincia di Chieti lo spettacolo Don Chisci@tte.
Sassi sull’auto, colpiti due attori
Secondo una prima ricostruzione, la macchina è stata presa in pieno. Il conducente è riuscito a raggiungere la vicina stazione di servizio Montevelino Nord, nel Comune di Magliano dei Marsi in provincia de L’Aquila. Qui, Benvenuti e il collega hanno dato l’allarme.
Lo scorso 30 gennaio, un sasso di otto chili e un cartello stradale sono stati lanciati nella notte da un cavalcavia. Tutto è avvenuto sulla A4 Torino-Milano, nei pressi dell’uscita di Vicolungo. Per puro caso il sasso e il cartello stradale non hanno colpito nessuna auto in transito. “Ci annoiavamo, non sapevamo cosa fare” ha raccontato agli inquirenti una persona che è stata arrestata. Denunciato invece un minorenne anch’esso presente sul posto.
Fresi: “Salvi per Miracolo”
L’attore Fresi parlando a Repubblica della disavventura ha spiegato che per un “miracolo sono riuscito a mantenere il controllo dell’auto, il sasso ha bucato il parabrezza e i vetri hanno investito Alessandro che era seduto al posto del passeggero e aveva la cintura allacciata, per fortuna non abbiamo riportato ferite ma lo spavento è stato davvero tanto. Il sasso lo ha preso sulla pancia, e lui è alto 190. Ci fosse stato un bambino accanto…”.
L’attore ha spiegato che l’episodio è avvenuto poco dopo mezzanotte: “Alessandro ha intravisto quelle che gli sono sembrate due sagome sopra al cavalcavia, poi il boato tremendo, un sasso ha mandato in mille pezzi il parabrezza”. Fresi ha poi concluso: “Tutto e bene quel che finisce bene, questi sono degli imbecilli pericolosi, non so se capiscono quante vite mettono a rischio. Comunque dopo i controlli della stradale che ha trovato più di un sasso sotto il cavalcavia, un paio di ore di attesa ci siamo rimessi in moto, a quel punto era calata la nebbia, e l’abbiamo presa a ridere…Ci siamo guardati: non era proprio serata ci saremmo dovuti fermare invece di ripartire dopo lo spettacolo”.
(Fonte: Il Mattino, Repubblica)