Scala mobile metro Repubblica: cosa non ha funzionato, la responsabilità dei tifosi che saltavano

Scala mobile metro Repubblica: cosa non ha funzionato, il ruolo dei tifosi che saltavano
Scala mobile metro Repubblica: cosa non ha funzionato, il ruolo dei tifosi che saltavano

ROMA – Mentre i tifosi del Cska Mosca rifiutano sdegnati di accollarsi la responsabilità del crollo della scala mobile, continuano le verifiche sul luogo dell’incidente alla stazione Repubblica della metro romana, si moltiplicano le ipotesi. “Cari giornalisti (specialmente quelli italiani), smettete di diffondere menzogne sul fatto che i tifosi del Cska stavano saltando sulla scala mobile. Insieme ai nostri amici siamo scesi da quella scala mobile pochi minuti prima e nessuno saltava. Cantando? Sì. Cantavamo? Sì. Ma non abbiamo mai saltato”, recita un tweet di un gruppo del tifo organizzato.

Ci sono dei video in cui i russi sembrano non saltare, ma non riprendono la parte alta della scala dove maggiore era l’assembramento e in cui, assicurano altri testimoni, il gruppo saltava a ritmo. Per il questore di Roma, in ogni caso, la tifoseria avrebbe ignorato e disatteso tutte le disposizioni fornite. Come è potuto accadere che la scala mobile prendesse all’improvviso velocità e che un gradino incastrato abbia di fatto costretto i seguenti ad accartocciarsi e deformarsi?

Perché il dispositivo frenante non si è attivato? Tutte domande cui per primo stanno cercando di rispondere Procura e Atac. Ma la relazione di causa ed effetto tra comitiva saltante e meccanismo inceppato sembra la più plausibile. Ieri in rete è stato molto ascoltato e condiviso il parere informato di un ex ingegnere Atac, Stefano Strani.

“Saltando, con quella massa di gente, probabilmente anche sincronizzati, hanno sollecitato il regolatore di velocità della scala mobile. Lì sotto c’è un motore di alta potenza che deve mantenere la scala a una velocità costante. Saltando hanno innescato una reazione ripetuta e violenta da parte del motore che sentiva continuamente accelerare e rallentare la scala. Lo sforzo combinato della trazione del motore e dei colpi causati dai salti ha distrutto la trasmissione mandando la scala in folle che a causa del peso delle persone ha accelerato senza controllo, quando il primo gradino ad alta velocità ha scavallato le guide la scala si è bloccata accartocciando i primi gradini”. 

 

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