Scala mobile metro Repubblica: i russi saltavano in troppi ma “quella scala ballava da giorni”

Scala mobile metro Repubblica: i russi saltavano in troppi o cedimento strutturale?
Scala mobile metro Repubblica: i russi saltavano in troppi o cedimento strutturale?

ROMA – “In 40 anni di servizio mai visto un incidente così”, confessa un dipendente e sindacalista Atac. E, in effetti, il giorno dopo il crollo della scala mobile alla stazione metro romana di Repubblica, che ha provocato 20 feriti di cui uno grave tra i tifosi russi del Cska che andavano alla partita di Champions League, non è ancora chiaro cosa sia realmente accaduto: i tifosi russi che saltavano in massa sulle balaustre hanno fatto cedere la struttura, oppure le cause del crollo vanno cercate altrove, forse la manutenzione non è stata eseguita a regola d’arte? 

Tanto più che alcuni frequentatori abituali citati dal Corriere della Sera hanno testimoniato che quella scala ballava da giorni, alcuni gradini erano franati.

L’indagine e gli accertamenti degli investigatori punteranno a capire quando e come era stata fatta la manutenzione alla struttura. Anche l’Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma, ha aperto un’indagine interna per venire a capo di quanto accaduto. E, mentre visiona le immagini delle telecamere interne per capire la dinamica dei fatti, fa sapere: “I controlli e la manutenzione delle scale mobili della metropolitana di Roma all’interno delle stazioni vengono fatte con cadenza mensile. E ciò ha interessato anche la stazione di Repubblica”.

Interpellati sulle operazioni di manutenzione effettuate nella stazione Repubblica, dall’azienda spiegano: “La vita tecnica di una scala mobile dura circa 30 anni, quella di Repubblica è relativamente giovane, ha meno di dieci anni. Alle revisioni e manutenzioni mensili delle scale mobili, ogni tre mesi si aggiunge anche un ulteriore ciclo di collaudi. Mese per mese, viene fatta una checklist di dispositivi di sicurezza da controllare, dalla velocità della scala mobile ai dispositivi di frenata, oltre alla pulizia e alla lubrificazione”.

“No jumping, no jumping”. Daria, moscovita di 28 anni, mostra il video dell’incidente ripreso con il suo cellulare. E spiega che loro, i tifosi del Cska, un fiume di persone sulla scala mobile della fermata Repubblica, non stavano saltando. “Andavamo solo alla banchina”, dice un altro ragazzo russo. Il video che Daria fa vedere, per testimoniare che nessuno saltava, mostra una visione parziale della scala sovraffollata e poi gli ultimi gradini che diventano una trappola, la gente che si accalca, qualcuno che, intuendo l’incidente e che giù non c’è scampo, cerca la fuga sul mancorrente.

“Abbiamo trovato le persone accatastate sulla scala mobile”, dicono i soccorritori. Eppure tra i passeggeri della metro c’è chi giura di avere visto i russi saltare. “Cantavano cori e sulla scala mobile saltavano”, dicono. Qualcuno, precisano “era ubriaco”. Ubriaco nonostante la rigida ordinanza antialcol scattata in tutto il centro storico di Roma proprio in occasione dell’incontro di Champions. “Testimoni sembra abbiano visto saltare e ballare sulla scala mobile”, dice anche la sindaca Raggi, giunta in Piazza della Repubblica

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