Scalata Bpi ad Antonveneta, Palenzona indagato per ricettazione

MILANO – Fabrizio Palenzona è indagato per ricettazione dalla Procura di Lodi. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa il vicepresidente di Unicredit e presidente di Gemina sarebbe finito sotto inchiesta nell’ambito della tentata scalata della Bpi guidata da Giampiero Fiorani ad Antonveneta.

In base a quanto riporta l’Ansa Palenzona, che è anche presidente di Aertoporti di Roma, è accusato di aver ricettato oltre 800mila euro provenienti dagli ex vertici di Bpi.

La notizia era stata anticipata dal sito Linkiesta.it e confermata all’Ansa “da fonti qualificate”.

I fatti contestati a Palenzona risalgono agli anni 2003-2004, e le accuse sono quindi vicine alla prescrizione ( per la ricettazione scatta dopo 10 anni).

La tranche dell’inchiesta che coinvolge Palenzona era partita da alcune dichiarazioni messe a verbale tra il 2005 e il 2006 dall’ex direttore generale di Bpi, Gianfranco Boni, che aveva detto di aver versato “soldi in contanti” a Palenzona perché promuovesse, scrive l’Ansa, “attraverso contatti politici una sorta di lobbismo a favore di Bpi”.

Anche Fiorani, scrive l’Ansa, “aveva parlato ai pm milanesi di versamenti a Palenzona per favorire la banca lodigiana nell’acquisto dell’Iccri, di cui Unicredit aveva il 40% attraverso le banche Crt, Cassamarca e Cariverona e dove rappresentava anche gli altri azionisti. Palenzona all’epoca ha sempre negato di aver avuto soldi da Fiorani e Boni. Fiorani, invece, aveva definito come ”utile” il ruolo di Palenzona per i suoi ”rapporti di amicizia ed economici”.

Gestione cookie