Scampia, Luigi Lucenti ferito sotto casa e uccisi nel cortile dell’asilo

Pubblicato il 5 Dicembre 2012 - 18:17 OLTRE 6 MESI FA
Il quartiere di Scampia, a Napoli (Foto Lapresse)

NAPOLI – Luigi Lucenti, l’uomo di 50 anni ucciso nel cortile di un asilo a Scampia, era stato ferito sotto casa, e solo in un secondo momento è andato verso l’asilo. Non era quindi andato lì a prendere suo figlio, come all’inizio era stato detto.

Lucenti era considerato vicino al clan Abbinate, fazione dei cosiddetti “scissionisti”, fuoriusciti del clan Di Lauro e “girati” del rione Vanella-Grassi per il controllo dei traffici di droga.

L’uomo è stato ucciso da due persone su uno scooter, con il volto coperto, proprio nel cortile dell’asilo dove sperava di essere al sicuro. I due hanno sparato diversi colpi d’arma da fuoco. Una pistola s’è anche inceppata. Ma l’hanno finito proprio lì, in mezzo al cortile della scuola materna, mentre nelle aule i bambini stavano preparando la recita di Natale.

Proprio perché stavano cantando, i bambini non hanno sentito gli spari, come ha raccontato un’insegnante. I piccoli sono stati fatti uscire da una parta secondaria e così non hanno visto il cadavere.

Solo due giorni prima, lunedì 3 dicembre, era stato trovato il cadavere di un’altra vittima degli scontri tra cosche rivali, quello di Mirko Romano, di 27 anni. Il corpo era stato ritrovato dai carabinieri a Melito. Era crivellato di colpi, abbandonato sulla superstrada che collega Melito a Giugliano.

In ottobre era stato ucciso Pasquale Romano, 30 anni, che con la camorra non c’entrava niente. Ucciso per sbaglio sotto casa della fidanzata, che viveva nello stesso palazzo del vero obiettivo dei killer. Anche in quel caso il giovane venne ucciso con ben 14 colpi di pistola mentre cercava di fuggire.

“Scampia è una ferita sempre aperta“, è stato il commento del ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri. E’ una “battaglia con tempi lunghi” e che “richiede soprattutto una massiccia presenza delle forze dell’ordine che fanno riferimento a questa terra”, ha detto, assicurando che la loro presenza “non verrà indebolita” dai tagli che riguarderanno solo gli uffici e la dislocazione territoriale.