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Scandalo Roma. Profughi/rom, 40 mln l’anno. Carminati: “In 6 mesi famo doppietta”

di Warsamé Dini Casali |5 Dicembre 2014 9:39

Scandalo Roma. Immigrati/rom, 40 mln l’anno. Carminati: “In 6 mesi famo doppietta”

ROMA – Scandalo Roma. Profughi/rom, 40 mln l’anno. Carminati: “In 6 mesi famo doppietta”. Il business dell’accoglienza fruttava al sodalizio criminale che ha messo le mani si Roma 40 mln l’anno.

La stima del fatturato della holding criminale che attraverso società cooperative ed aziende controllate raccoglieva commesse e appalti dal Comune di Roma è di Salvatore Buzzi, l’uomo delle cooperative sociali: “Abbiamo chiuso con 40 milioni di fatturato, gli utili li facciamo sugli zingari, sull’emergenza abitativa e sugli immigrati” calcolava l’anno scorso.

Tanto che il boss Massimo Carminati poteva convincere gli imprenditori collusi a investire con la promessa del 40% di ritorno sul capitale iniziale. Profughi e rom, per Roma un’emergenza, per Mafia Capitale un affare, “in sei mesi famo doppietta”, annuncia Carminati agli imprenditori. Consapevoli, però, che il 20% di ogni guadagno era di Carminati.

Oggi i profughi e i richiedenti accolti a Roma sono 2.581, nel 2014 costeranno allo Stato circa 35 milioni di euro più altri 7 messi dal Campidoglio. Metà di questa torta è stata, fino al giorno degli arresti, roba loro. Anche e soprattutto grazie al lavoro che Odevaine, ex segretario di Walter Veltroni, ha fatto con il Viminale, lui che, da ex capo della polizia provinciale, sedeva nel Tavolo di coordinamento nazionale per l’accoglienza dei rifugiati.

«I posti Sprar che si destinano ai comuni — spiega Odevaine al suo commercialista il 27 marzo scorso — fanno riferimento a una tabella, tanti abitanti tanti posti… Per quella norma a Roma toccherebbero 250 posti…. Un mio intervento al Ministero ha fatto in modo che fosse portato a 2.500». Aggiungendo un dettaglio che dettaglio non è.

« Loro… secondo me ce n’hanno almeno un migliaio»[…] È proprio il “guercio” a spiegargli il “giochino” per fare di un’emergenza umanitaria, un bancomat per la banda. «Loro (l’amministrazione pubblica, ndr) sono disposti a pagare il pasto 7 euro per dire, invece di 5 o 4… lì devi avere dei margini da spavento». E poi: «Lo so sembra una cazzata ma alla fine quando fai i grandi numeri so’ soldi eh!».. (Fabio Tonacci, Maria Elena Vincenzi, La Repubblica)

Loro sono la coppia Carminati-Buzzi, gli scopritori dell’accoglienza quale gallina dalle uova d’oro, profughi (specie minorenni che costano 91 euro al giorno contro i 38 degli adulti), nomadi, case popolari. Buzzi promuove occupazioni abusive per poi inserirsi nel circuito della gestione tramite i contatti al Comune.

Ha individuato un edificio disabitato nella disponibilità del comune di Roma da occupare in via del Frantoio — scrive il gip — risulta essere stata progettata per trasferirvi un numero imprecisato di minori (a partire dal 19 febbraio 2013 saranno circa 230, ndr), previo interessamento del presidente del V Municipio affinché dopo l’occupazione non si sarebbe proceduto allo sgombero».

Carminati intuisce subito dove andare a parare. «Al mese c’hai due o tre sacchi di guadagno… capito? Stiamo a parlà de interessi al 40 per cento», dice a uno degli imprenditori collusi, Giuseppe Ietto, “l’ingegnere”, per i sodali di Carminati. (Fabio Tonacci, Maria Elena Vincenzi, La Repubblica)

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