Scandalo sanità Bari, relatore della giunta: “No all’arresto di Tedesco”

ROMA – Non è a favore dell’arresto del senatore Alberto Tedesco il relatore della giunta delle immunità del Senato che deve decidere sulla richiesta della magistratura di Bari per l’inchiesta sulla sanità in Puglia. ”Ho escluso la presenza di un fumus persecutionis – dice Alberto Balboni – ma sulle accuse mosse a Tedesco ho ritenuto, in coscienza di escludere che si sia in presenza di reati di straordinaria gravità e che ci siano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza”.

Il relatore riferisce che a inizio seduta il Pd aveva ritirato la proposta fatta martedì sera di un rinvio in attesa del pronunciamento del Tribunale del riesame sull’appello presentato da Tedesco. Questo ha consentito a Balboni di illustrare la sua relazione e spiegare la sua ipotesi di verdetto. Subito dopo la riunione si è aggiornata a martedì prossimo per avviare la discussione generale sulla relazione che potrebbe esser votata martedì stesso. ”Ho escluso la sussistenza del fumus persecutionis – spiega Balboni ai cronisti – analizzando le ragioni portate in Giunta da Tedesco a sostegno di questa tesi. Allo stesso tempo ho fatto presente che nella giurisprudenza costante del parlamento una volta che viene escluso il ‘fumus’ non è che il lavoro sia concluso”.

”Occorre ancora – sostiene il relatore – analizzare e valutare due interessi costituzionalmente rilevanti: se c’è un corretto funzionamento del plenum del Parlamento o invece c’e’ una alterazione della volonta’ popolare e quindi della democrazia. L’altro interesse riguarda i reati che vengono perseguiti”. ”Finora – sottolinea Balboni – su questi due interessi il Parlamento ha sempre risposto che è sacrificabile l’interesse istituzionale solo di fronte alla straordinaria gravità del reato commesso e l’eccezionale rilevanza delle esigenze cautelari”.

”Ebbene – ricorda il relatore – fino a oggi soltanto in tre casi, nella storia della Repubblica, e sempre alla Camera è stata concessa l’autorizzazione all’arresto: Francesco Moranino, accusato di strage, Sandro Saccucci accusato di concorso in omicidio e di Toni Negri accusato di banda armata e insurrezione contro i poteri dello stato”. ”Ci sono fatti – chiede Balboni – gravi nelle accuse mosse a Tedesco? Certamente sì reati contro la pubblica amministrazione come l’abuso di ufficio, la concussione e la corruzione, ma non sono straordinariamente gravi”. ”Ecco perchè – conclude il relatore – ho proposto alla Giunta di non autorizzare l’arresto: non perchè non esiste un fumus persecutionis, ma perchè non esistono gli altri due requisiti”.

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