Scappa di casa: ritrovata al Cie, ma è bolognese

BOLOGNA – Era finita al Centro di identificazione ed espulsione per stranieri una ragazzina bolognese di 15 anni che giovedi' si e' allontanata da casa senza piu' dare notizie ai genitori. Venerdi' i familiari ne hanno denunciato la scomparsa e oggi le hanno rivolto un appello dalle pagine cittadine del 'Resto del Carlino'. Da qualche giorno la quindicenne, che e' in affido presso una tutrice e gia' altre volte era scappata di casa, dormiva in uno stabile abbandonato insieme ad alcuni nordafricani in via Erbosa, alla periferia del capoluogo emiliano. Ieri i carabinieri hanno sgomberato l'edificio ma la ragazzina, che indossava il chador, un abito tipico islamico, ha detto di essere tunisina e ha finto di non capire l'italiano. Cosi' e' finita al Cie di via Mattei per essere identificata. E' stato un maresciallo dei carabinieri che ha partecipato allo sgombero ad accorgersi della somiglianza tra la foto della minorenne scomparsa e il volto di quella ragazza spaesata allontanata da via Erbosa. Questa mattina il carabiniere ha contattato il commissariato Bolognina-Pontevecchio e ha riferito la circostanza. Una volta al Cie, gli agenti l'hanno riconosciuta da un tatuaggio. Solo a quel punto la ragazzina ha 'confessato', raccontando ai poliziotti di essersi convertita all'Islam e di voler abbracciare la religione musulmana. Dopo la segnalazione alla Procura dei minori, la quindicenne e' stata riaffidata alla sua tutrice.

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