Bologna, alla scuola materna bambino schiaffeggiato e legato con lo scotch

Pubblicato il 13 Gennaio 2011 - 17:56 OLTRE 6 MESI FA

Un bambino di quattro anni legato dalle maestre ad una sedia con del nastro adesivo. E’ su questo ulteriore episodio che gli avvocati Matteo Murgo e Matteo Ciociola, che assistono i familiari del bambino, chiedono al Pm di Bologna Simone Purgato un approfondimento.

La vicenda è quella della scuola materna Manzini di Bologna dove due maestre hanno ricevuto avvisi di fine indagine per abuso di mezzi di correzione e disciplina per una serie di episodi subiti da almeno tre bambini e documentati dalle immagini registrate con telecamere nascoste dai carabinieri. Nelle immagini ci sono schiaffi e anche calci dati dalle maestre, bambini strattonati, presi per le guance, apostrofati in modo pesante.

”Dissentiamo dal Pm per la qualificazione giuridica attribuita al fatto-reato commesso dalle odierne indagate – dicono Ciociola e Murgo – A parere nostro, gli esiti dell’attività di intercettazione ambientale espletate all’interno della scuola materna Manzini di Bologna, in uno con le circostanziate denunce dei genitori e le numerose informazioni testimoniali acquisite dai Carabinieri della Stazione Bertalia, consentivano la configurazione di diverse e piu’ gravi fattispecie di reato”.

”Auspichiamo che il Pm – aggiungono – voglia rivalutare l’increscioso episodio della immobilizzazione del bambino con nastro adesivo, a cui tre minori fanno riferimento, non richiamato nell’imputazione provvisoria di cui all’avviso di conclusione delle indagini preliminari”.

Dell’episodio dell’immobilizzazione aveva parlato lo stesso bambino, ma il fatto era stato raccontato ai rispettivi genitori da altri due suoi compagni di classe. L’episodio sarebbe avvenuto nel periodo precedente alle intercettazioni video, scattate, appunto, dopo le denunce dei genitori.

Il bambino che sarebbe stato vittima, ai genitori aveva raccontato – secondo la denuncia del padre -”di essere stato costretto a stare seduto in punizione legato con del nastro adesivo, precisando, a proposito di quest’ultima circostanza che, poiché era riusciti a slegarsi, la maestra lo aveva legato più forte”.

E un’altra bambina compagna di classe alla mamma ha detto – come riportato nella denuncia della madre – ”Sai mamma, la maestra ha legato il mio compagno alla sedia con lo scotch per due volte”. Quando la donna le ha chiesto il motivo, si è sentita rispondere: ”Perché la prima volta lui si era slegato con i denti”.

La mamma di un terzo bambino, per indagare sugli episodi di cui aveva sentiti parlare, si era rivolta al figlio dicendo che se avesse fatto il monello per punizione lo avrebbe legato alla sedia. Il figlio aveva risposto: ”Come il mio compagno di scuola?”. Allora la mamma ha chiesto cosa era successo: ”La maestra lo ha legato con lo scotch alla sedia. Guarda, ti faccio vedere”, e ha simulato la scena, precisando che non era un gioco ma una punizione.

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