Benzinai, alimentari, etilometri…il Paese delle bilance truccate

Pubblicato il 12 Agosto 2011 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’Italia è il paese dei “furbi” e i consumatori devono fare molta attenzione: il costo della benzina è già alle stelle, ma poco importa al 10 per cento di distributori dalle pompe fuorilegge, che emettono meno benzina di quanta ne viene pagata. Anche andare al supermercato o dal pizzicagnolo richiede attenzione, con il 15 per cento delle bilance falsate. Attenzione poi agli etilometri non a norma: sono spesso strumenti privi di revisione annuale che aumentano di ben 0,20 grammi al litro la concentrazione di alcool nel sangue, così che l’automobilista sobrio rischi sanzioni anche pesanti.

L’arte del tarocco è fine nel belpaese e i vari settori si trasformano prontamente nel truffatore-barone Antonio Peletti, interpretato da Totò nel film “47 morto che parla”, pronti a rubare fino all’ultimo grammo e decilitro del prodotto nel nome del ricavo. Questo è quanto emerge da un’inchiesta di Repubblica, che ha individuato gli strumenti “taroccati” e spiegato le principali truffe.

Le bilance sono sicuramente gli strumenti più adatti al taroccamento: il 15 per cento circa delle bilance da banco, quelle usate nei mercati, pesano fino al 10 per cento in più il prodotto che si desidera acquistare. Se dunque al mercato si compra un chilo di zucchine, il rischio è di rimetterci 40 centesimi. Anche le bilance dei “compro oro” falsano il peso del prodotto, ma stavolta il “bottino” viene alleggerito del 50 per cento, con il cliente che per una collana di circa 17 grammi rischia di perdere ben 170 euro, non certo cifre inique.

Nella lista dei taroccati le pompe di benzina non mancano certo, che erogano dal 2,4 al 10 per cento in meno di quanto appare sul display del distributore, per un danno di 13 euro circa su un pieno di 80 litri. Attenzioni anche a quel 2-3 per cento di tassametri che estorcono al cliente tra i 5 e i 15 euro in media a corsa.

Nemmeno di chi i controlli dovrebbe effettuarli è possibile fidarsi: la mancata revisione degli etilometri, strumenti sensibili al deterioramento, costerà al cittadino fermato pesanti sanzioni, se si calcola che l’usura può aumentare fino a 0,20 grammi al litro il tasso alcolemico del malcapitato al controllo. Mentre gli autovelox sono pronti ad aumentare del 15 per cento la velocità dell’auto, con ingenti incassi per gli enti locali complici di quelle che sono delle vere e proprie truffe al danno del consumatore-cittadino.