Sciopero Tir. Sicilia convoca “Patto di legalità”, studenti nelle strade

Pubblicato il 19 Gennaio 2012 - 10:54 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – ”Quando 12 organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori e di categoria – le piu’ importanti e con il maggior numero di associati – denunciano la possibile infiltrazione della criminalita’ nella protesta dei Tir, le istituzioni regionali hanno il dovere di esprimersi con chiarezza”. Lo dice l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilita’, Pier Carmelo Russo, rispondendo al grido d’allarme lanciato ieri dal mondo imprenditoriale.

”E, sempre per dovere di chiarezza – aggiunge – si deve rilevare che la protesta, pur comprensibile nelle sue ragioni, e’ scattata con inconsueta durezza nei confronti di un governo nazionale che, assunti importanti impegni solo pochi giorni fa, gia’ comincia ad attuarli, a differenza di quanto accaduto in precedenza”. ”Va da se’ – conclude – che quanto fino ad oggi fatto dal governo Monti non puo’ essere considerato ne’ esaustivo delle iniziative necessarie, ne’ pienamente soddisfacente. Percio’, nelle prossime ore, convochero’ una riunione per definire le ulteriori linee di rivendicazione con tutte le organizzazione di settore.

Tutte, nessuna esclusa ovviamente, sempre che ognuna di essa sottoscriva un patto di legalita’, con il quale ci si impegni a denunciare infiltrazioni della criminalita’ nella protesta e nella stessa gestione del settore”. E’ salito ad una ventina nel Catanese il numero dei blocchi organizzati dal comitato ‘Forza d’urto’, nei quali gli autotrasportatori aderenti all’Associazione imprese autotrasportatori siciliani e agricoltori riuniti sotto la sigla ‘Movimento dei forconi’ protestano contro il caro-gasolio e i rincari dei pedaggi autostradali.

Continuano nella provincia di Catania ad essere bloccate strade, ferrovie e porti. La Polstrada non segnala problemi di ordine pubblico. A causa della protesta e’ bloccato anche il mercato ortofrutticolo del Maas. Numerosi in citta’ e in provincia i supermercati dove le scorte di generi alimentari sono in via di esaurimento e i distributori di carburante con la scritta ‘tutto esaurito’. Tutt’ora bloccato l’ingresso dei mezzi pesanti nel porto di Catania, nell’autostrada Catania-Messina nella Zona Industriale del capoluogo etneo. Blocchi anche lungo la Statale 114, all’altezza di Acireale, e nei pressi della frazione Trepunti di Giarre. Altri presidi sono segnalati lungo la Strada Statale Catania-Gela, all’altezza del bivio ‘Iannarello’ e nei pressi di Castel di Judica.

Cinque blocchi stradali sono stati organizzati a Paterno’, dove stamane alla protesta si e’ unito un migliaio di studenti. ”E’ giusto dialogare – ha detto Franco Crupi, del ‘Movimento dei forconi’, in vista dell’incontro in programma stamane a Palermo con il presidente della Regione Raffaele Lombardo – ma ci sono poche cose da fare perche’ i i comitati d’affari non vogliono perdere i loro privilegi. Continueremo la nostra protesta perche’ in gioco c’e’ la dignita’ di un popolo”.

Attraverso i social network gli studenti siciliani hanno dato vita a un coordinamento, spontaneo e apartitico denominato ‘Studenti siciliani in Lotta’, in appoggio alla protesta dei lavoratori delle varie categorie, protagonisti della rivolta in atto in Sicilia.

Domani gli studenti siciliani delle scuole superiori diserteranno le aule e si riverseranno nelle piazza di tutta l’Isola. ”In particolare – si legge, in una nota – gli studenti si uniranno ai blocchi stradali dislocati nelle varie provincie siciliane. A Palermo si raduneranno alle 10, in piazza Indipendenza, per protestare contro l’incapacita’ del governo regionale di difendere i legittimi interessi del territorio, delle categorie e dei lavoratori siciliani”.     Il coordinamento ‘Studenti siciliani in lotta’, inoltre, annuncia che, dalla prossima settimana, occuperanno le scuole, qualora le richieste del comitato ‘Forza d’urto’ non dovessero essere accolte.