ROMA – Milioni di ragazzi e bimbi a casa, manifestazioni in tante città italiane, proteste e scontri sui social network, forse anche nelle piazze. Dopo il corteo anti-Expo del primo maggio, la nuova protesta del 5 maggio ha come obiettivo la riforma scolastica del governo Renzi, #labuonascuola del ministro Stefania Giannini, quella che, secondo chi l’ha ideata, promette centomila nuove assunzioni, mentre secondo i suoi detrattori peggiorerà soltanto la situazione attuale, delegando tutti i poteri ai presidi, o meglio, ai “dirigenti scolastici”.
Quel che è certo sin d’ora sono i disagi per milioni di famiglie, costrette a far quadrare gli orari di lavoro con i figli a casa, senza lezione. L’adesione si annuncia alta, ma chi non aderisce non resta in silenzio, e sui social network rivendica il “diritto non solo a scioperare, ma anche a non farlo”, e chiede di non frenare una riforma che, se anche non è perfetta, è un primo passo. Chiedono, insomma, di non sacrificare il bene sull’altare del meglio quasi sempre irraggiungibile.
Se Agnese Renzi, moglie del presidente del Consiglio ed insegnante part time, ha ovviamente fatto sapere che sarà in classe, a scendere in piazza insieme ad insegnanti e studenti saranno anche Sel, Movimento 5 Stelle, Arcigay, che chiede misure contro il bullismo omofobo presente in tante scuole.