Sciopero dei Taxi: a Roma, Milano e Napoli la protesta è già cominciata

ROMA – Le azioni di protesta dei tassisti contro le liberalizzazioni sono iniziate ben prima del 23 gennaio, il giorno del blocco proclamato ufficialmente a Bologna dai sindacati di categoria. In particolar modo all’aeroporto romano di Fiumicino un centinaio i tassisti rifiutano di caricare i passeggeri in arrivo.

All’esterno della Stazione Termini, sempre a Roma, testimoni riferiscono di tassisti che impediscono ai colleghi di far salire in auto i clienti in attesa. Una protesta selvaggia, dunque, che sorpassa a destra il calendario fissato dai sindacati, che sembra viaggiare di città in città, da Nord a Sud, seguendo le indicazioni di un invisibile ma efficacissimo tam tam.

A Napoli, così come a Torino, da mercoledì sera le auto bianche hanno preso possesso dell’ampio spazio di Piazza del Plebiscito e l’occupazione prosegue ad oltranza. Blocco anche a Linate, dove molti tassisti si rifiutano di caricare i passeggeri in arrivo allo scalo aeroportuale milanese.

Venerdì mattina inoltre, dalle nove, i tassisti liberi dal servizio organizzeranno un presidio sotto Palazzo Chigi ”per avere una smentita delle voci uscite sulla bozza del Governo che riguardano le liberalizzazioni dei taxi e per essere al piu’ presto convocati”. Lo annuncia il presidente di Unica-Cgil, Nicola Di Giacobbe. ”I tassisti – assicura – stasera interromperanno le assemblee nei posteggi per garantire il servizio”.

 

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