ROMA – Forconi delusi dalle prime notizie dopo l’incontro ieri sera tra il governatore siciliano Raffaele Lombardo e il premier Mario Monti. I manifestanti che ieri dopo il corteo si erano piazzati attorno ai palazzi del potere palermitani hanno lasciato il capoluogo in tarda serata e ora chiedono un incontro al presidente della Regione per capire bene cosa ha ottenuto dal governo. ”Abbiamo sentito parlare di tavoli tecnici – dice uno dei leader del movimento – ma i tavoli sappiamo quando cominciano ma non quando finiscono”.
”L’Italia deve intervenire per risolvere rapidamente il problema e assicurare la libera circolazione delle merci”. Questa la sollecitazione rivolta dal commissario Ue Antonio Tajani al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri nel corso di un colloquio telefonico svoltosi questa mattina. La situazione del trasporto merci in Italia, ha osservato Tajani, e’ migliorata ma ”davanti al perdurare di alcuni ostacoli e ai danni economici che questi stanno causando questa mattina ho chiamato nuovamente Cancellieri per insistere sulla necessita’ di intervenire quanto prima per fare in modo che le norme europee vengano rispettate”.
Il ministro, ha poi aggiunto il commissario, ”mi ha assicurato che c’e’ la volonta’ politica di intervenire per risolvere il problema. Riconosco che non e’ facile, ma e’ un nostro dovere insistere per il rispetto del regolamento Ue che fissa disposizioni ben precise per assicurare la libera circolazione delle merci”. Un regolamento, ha ricordato Tajani, varato in seguito a quanto accaduto sulle strade francesi nel ’97, quando gli agricoltori locali, per protesta, attuarono un blocco sistematico dei camion carichi di fragole provenienti dalla Spagna.
In attesa di un ritorno alla normalita’ della situazione sulle strade italiane, la competente direzione della Commissione europea continua a essere in contatto con le autorita’ nazionali per monitorare da vicino l’evolversi delle azioni di protesta degli autotrasportatori.
Presidi degli autotrasportatori ancora attivi in Calabria al quarto giorno di mobilitazione. Sono ancora fermi i tir in corrispondenza degli svincoli dell’A3 Salerno-Reggio Calabria, sulla statale 106, all’imbocco della strada Ionio-Tirreno e all’altezza di Grotteria Mare. Mezzi pesanti parcheggiati anche sulla statale 18, a Scalea, Tortora e Guardia Piemontese, nel cosentino e, nel catanzarese, a Settingiano sulla statale 280 Catanzaro-Lamezia e a Botricello. Situazione invariata rispetto ai giorni scorsi anche agli imbarcaderi di Villa San Giovanni.
Si fa sempre piu’ critica la situazione per quanto riguarda l’approvvigionamento da parte di negozi e supermercati di prodotti alimentari di prima necessita’ come latte, farina e uova.La polizia stradale ha sottoposto a fermo ad Andria quattro autotrasportatori con le accuse di violenza privata aggravata e continuata. E’ avvenuto nella tarda serata di ieri, nei pressi del casello autostradale di Andria dove sono in corso blocchi in entrata dell’A14 da quattro giorni.
A quanto si e’ saputo, due Tir sono stati costretti a fermarsi da persone a bordo di due autovetture di grossa cilindrata, una delle quali, mettendosi di traverso, ha bloccato la strada. Le persone a bordo delle vetture avrebbero minacciato gli autisti dei Tir, intimando loro di non proseguire. Ma i conducenti degli autotreni hanno chiamato il 113: sono quindi giunte pattuglie della polizia stradale, che hanno bloccato una delle due auto: a bordo c’erano quattro persone, identificate e risultate autotrasportatori della zona.
”Gli autotrasportatori sono disperati perche’ faticano ad andare avanti e per questo ci aspettiamo le necessarie risposte dal governo. Soprattutto le piccole aziende sono in una fase terminale”. Lo afferma il segretario provinciale di Trasportounito Fiap di Frosinone, Nunzio Tronconi, al quarto giorno consecutivo di sciopero dei Tir che sta creando forti disagi in Ciociaria.
”Andremo avanti fino a domani – aggiunge Tronconi – e lo faremo sempre in modo civile. Le adesioni sono aumentate nella serata di ieri”. Rincaro gasolio e dei pedaggi autostradali, costo delle assicurazioni e ritardi nei pagamenti sono le principali rivendicazioni di Trasportounito Fiap. ” Cosi’ non possiamo continuare – si accalora un ‘padroncino’ – non riusciamo piu’ neanche a sostenere i costi vivi per la nostra attivita’. Non ce la facciamo piu’ a pagare il gasolio e le spese quotidiane ormai sono insostenibili”.
Intanto, come conferma la polizia stradale, e’ ripreso poco fa il presidio vicino al casello dell’A1 a Frosinone.Sono stati definitivamente rimossi in Piemonte tutti i blocchi stradali e i presidi organizzati dagli autotrasportatori che nei giorni scorsi hanno protestato contro le misure del Governo. Il traffico – si e’ saputo dalla Polizia stradale – e’ ora regolare su tutta la rete. Nessun provvedimento e’ stato preso nei confronti dell’autotrasportatore che, ieri mattina, ha investito un collega nel corso di uno dei blocchi, a Carmagnola (Torino), causandogli la frattura di una gamba. Proseguono i presidi degli autotrasportatori aderenti a sigle sindacali minoritarie agli svincoli della A/3, la Salerno-Reggio Calabria.
Assembramenti di automezzi sono segnalati alle uscite del tratto salernitano di Battipaglia, Eboli, Sicignano degli Alburni e Atena Lucana. I mezzi pesanti non intralciano la circolazione e non vengono segnalati disagi per i veicoli in transito. Nella tarda mattinata di ieri era invece stato tolto il presidio ai caselli della A/30 di Mercato San Severino (Salerno). Non ci sono piu’ i camion all’ingresso del casello autostradale Napoli Nord ne’ tantomeno a quelli di Caserta Nord. Rimossi i mezzi gia’ nella giornata di ieri, gli autisti hanno tolto anche i presidi. Sul posto resta, pero’, un ingente schieramento di forze dell’ordine. Scarso il traffico lungo il tratto autostradale Napoli – Caserta. Viaggiano anche alcuni tir e delle cisterne con carburante scortate dalle forze dell’ordine.
Continuano in parte della Toscana i presidi degli autotrasportatori in sciopero per protestare contro il caro gasolio. Presidi di autisti e tir si registrano in particolare lungo la strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno e lungo le autostrade A12 e A11. Il numero piu’ consistente di tir e’ riunito a Livorno, nella zona industriale, lungo la vecchia Aurelia, a nord della citta’, e ai varchi del porto: in tutto i camion sono circa un centinaio distribuiti in varie zone. Secondo i rilievi della polizia stradale non sarebbero piu’ presenti tir nell’area alla fine della Fi-Pi-Li che porta alla Darsena Toscana del porto. Restano invece una trentina di autoarticolati parcheggiati lungo le strade che collegano al porto di Carrara.
All’uscita della Fi-Pi-Li a Pontedera un presidio e’ formato da circa 20 tir: vengono fermati i camion, mentre le auto proseguono la marcia. Sull’A11 Firenze-Mare circa 30 mezzi pesanti sono fermi fuori dal casello di Altopascio, mentre sull’A12 Genova-Rosignano si registrano presenze di manifestanti alle uscite di Viareggio (circa 30 autoarticolati), Versilia (7) e Carrara (10).