ROMA – Confermato lo sciopero del trasporto pubblico locale programmato per mercoledì 19 marzo. Le sigle che aderiscono alla protesta sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl FNA e Faisa Cisal. I sindacati lo hanno annunciato al termine di un tavolo al Ministero dei Trasporti. Non hanno ricevuto risposte dalle associazioni datoriali, nonostante l’impegno del governo.
“Lo sciopero del 19 marzo – spiegano le organizzazioni sindacali – nel rispetto delle fasce di garanzia, è indetto per il contratto scaduto da oltre 6 anni”.
Secondo Filt, Fit, Uilt, Ugl FNA e Faisa Cisal,
“nonostante da più parti si affermi il carattere strategico del settore da molteplici punti di vista, sociale, ambientale, economico e industriale, l’iniziativa politica di Governo, Regioni ed Enti Locali, risulta ancora inadeguata per una fattiva ripresa della trattativa contrattuale e per rimuovere le posizioni palesemente inaccettabili delle associazioni datoriali Asstra e Anav”.
Lo stop nazionale di 24 ore del Trasporto pubblico locale era stato annunciato unitariamente dai sindacati del settore circa un mese fa. Al centro della protesta, il mancato rinnovo del contratto di lavoro del Trasporto pubblico locale, che riguarda circa 110 mila lavoratori. Il contratto è infatti scaduto dal 2007 e da allora manca l’intesa tra sindacati e associazioni datoriali (Asstra e Anav) per riaggiornarlo.
Oggi quindi con il tavolo al ministero dei Trasporti, che ha visto la partecipazione del titolare Maurizio Lupi e del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, si è cercato di sbloccare la trattativa. Per ora però le parti sembrano rimanere ferme sulle loro posizioni. Il prossimo appuntamento al ministero sarà tra circa 15 giorni.