Sciopero trasporti, Milano paralizzata: a rischio anche Torino invasa dai cortei

Sciopero trasporti, Milano paralizzata: a rischio anche Torino invasa dai cortei
Sciopero trasporti, Milano paralizzata: a rischio anche Torino invasa dai cortei

MILANO – Lo sciopero dei trasporti indetto per il 16 dicembre paralizza la città di Milano. Appena 4 ore, dalle 8,45 alle 12,45, e la città è completamente a piedi. Anche a Torino è alto il rischio di forti disagi, dove allo sciopero che durerà 24 ore si uniscono le manifestazioni e i cortei.

Poi ancora Roma, Napoli e Genova sono strette nella morsa dello sciopero indetto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Tra le manifestazioni del Movimento dei Forconi e la grande mobilità del periodo pre natalizio, lo sciopero di 4 ore paralizza le città italiane.

(Per leggere gli orari e le fasce garantite dello sciopero città per città  clicca qui)

La situazione di maggiore disagio si registra a Milano, dove lo sciopero e le proteste hanno paralizzato la città, scrive Repubblica:

“A Milano la città è paralizzata.Lo sciopero è iniziato alle 8,45 e si protrarrà fino alle 12,45. Il servizio delle linee metropolitane M1-M2-M3 ed M5 è stato gradualmente sospeso fino alla cessazione del servizio. Pochissimi i mezzi di superficie. Le strade congestionate dal traffico disincentivano l’uso del car sharing. Tra malumori e proteste, ai milanesi non resta che andare a piedi o in bicicletta”.

Dopo i momenti di tensione davanti alla Regione Lombardia, la situazione si è tranquillizzata anche se gli studenti e le forze dell’ordine si sono schierati gli uni di fronte agli altri in piazza Duca D’Aosta. Il gruppo più ‘duro’, formato da 200-300 studenti, ha improvvisamente ripreso il corteo imboccando piazza Duca D’Aosta, seguiti da polizia e carabinieri in tenuta antisommossa, verso i quali precedentemente sono state anche lanciate delle bottiglie di vetro. Diversi gli agenti visibilmente imbrattati con la vernice. Durante questo secondo momento della manifestazione i giovani hanno intonato più volte cori al grido di ‘Né Maroni né Forconi’ e ‘Maroni e Forconi tutti fuori dai c…’.

Un lunedì nero anche a Torino, dove lo sciopero è iniziato alle 9 nel rispetto della prima fascia di garanzia. A Torino lo sciopero sarà di 24 ore per protestare contro la vendita del 49% di Gtt, il Gruppo Trasporti Torinese. Sette i cortei dei dipendenti dell’azienda del trasporto pubblico. Il più numeroso è partito dal deposito di corso Tortona, zona nord della città, che raggiungerà il Municipio, dove il 16 dicembre inizia la discussione della delibera per la cessione delle quote Gtt.

Disagi anche a Napoli, per lo sciopero del trasporto pubblico: completamente fermo il servizio delle aziende del gruppo Eav, ovvero Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania; a terra gli utenti dell’area flegrea e vesuviana. Regolare, invece, il servizio garantito dalle linea 1 della metropolitana e l’apertura a partire dalle ore 10,40 della funicolare di Montesanto, assieme al funzionamento già previsto della linea 2 della metro. Si registrano poi problemi per i mezzi su gomma dell’Anm.

Non solo le città, anche ad alta quota si rimane bloccati

“Ma lo sciopero, questa volta, riguarda da vicino anche la mobilità nelle zone di alta montagna. In Trentino, ad esempio, dove nel trasporto pubblico locale si potranno verificare ritardi o anomalie ai servizi autobus della SASA SpA e SAD come anche ai servizi degli impianti fissi (Funicolare Mendola, funivia e tramvia Renon e funivia S. Genesio) dalle ore 20:00 alle ore 24:00 e ai servizi ferroviari della SAD dalle ore 14:00 alle ore 18:00”.

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