Salvatore, Giuliano, Fabietto, Valerio, Luigi, Roberto, Pamela. Sono i nomi di alcune delle persone arrestate per gli scontri avvenuti sabato a Roma, nel corso della manifestazione contro il Green pass. Nomi che qualcuno, armato di bomboletta spray, ha pensato di scrivere nella notte sui muri del Tribunale di Roma con accanto la parola: “Liberi”.
Il quotidiano Leggo pubblica la foto del muro imbrattato: la scritta è apparsa a due giorni dagli arresti avvenuti in seguito alla manifestazione di sabato 9 ottobre che ha devastato il centro di Roma.
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Scontri Roma, la scritta coi nomi degli arrestati
I nomi sono stati scritti in nero sui muri di un bagno pubblico chiuso davanti al Palazzo di Giustizia, in piazzale Clodio a Roma. Come osserva il quotidiano Leggo, i caratteri utilizzati ricordano lo stile delle scritte del ’68 sui prigionieri politici.
Dai nomi di battesimo non è difficile risalire all’identità dei personaggi, molti sono vertici di Forza Nuova arrestati in seguito agli scontri.
Nell’ordine si tratta di Giuliano Castellino, Fabio Corradetti Castellino, Luigi Aronica, Roberto Fiore e Pamela Testa.
Sabato erano tutti insieme sulla scalinata di ingresso della Cgil, pronti a coordinare l’assalto alla storica sede del sindacato in Corso d’Italia. Roberto Fiore e Giuliano Castellino sono di fatto i vertici di Forza Nuova, movimento di estrema destra fondato da Fiore nel 1997.
Scontri a Roma, procura apre due inchieste
Sono due i fascicoli di indagine avviati dalla Procura di Roma in relazione agli scontri avvenuti sabato nel cuore della Capitale. I pm hanno diviso in due “livelli” l’azione di indagine.
Il primo riguarda i sei arrestati, ritenuti promotori della rivolta, con l’irruzione nella sede della Cgil, tra cui Roberto Fiore, Giuliano Castellino di Forza Nuova, l’ex Nar Luigi Aronica, l’attivista Pamela Testa e il leader del movimento IoApro, Biagio Passaro.
Per loro i magistrati contestano, al momento, i reati di istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio. I pm nel chiedere la convalida dell’arresto valuteranno ulteriori aggravanti.