Colpì un ragazzo col casco durante gli scontri a Roma: ai domiciliari ma può lavorare

Resta agli arresti domiciliari ma potrà recarsi al lavoro Manuel De Santis, il ragazzo di venti anni arrestato perché colpevole di aver colpito, il 14 dicembre scorso, un altro manifestante con un casco nel corso degli scontri avvenuti nel centro di Roma. E’ quanto ha stabilito il gip del tribunale, Marco Mancinetti, accogliendo la richiesta degli avvocati di De Santis, Tommaso Mancini e Serena Tucci.

Il giovane, apprendista pizzaiolo, potrà tornare a lavorare in pizzeria tutti i giorni dalle 15 alle 22:30 con esclusione della domenica, giorno di chiusura del locale. Il gip ha respinto invece la richiesta di revoca dei domiciliari giudicando poco convincente la versione dei fatti forniti da De Santis che, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, aveva parlato di un’azione ”istintiva” descrivendo l’aggressione all’altro manifestante. Secondo quanto si apprende, inoltre, agli atti ci sarebbe anche una testimonianza fornita da un altro giovane secondo cui De Santis, dopo aver colpito con il casco il ragazzo lo avrebbe poi pesantemente minacciato.

Sempre in riferimento agli incidenti scoppiati nella Capitale, il tribunale del riesame ha annullato sia il divieto di recarsi a Roma imposto a tre giovani di Genova, Emanuele Gatti, Fabrizio Ripoli e Dario Campagnolo, sia l’obbligo di firma disposto nei confronti di Patrizio D’Acunzo.

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