Scontro treni. Altri 600 km a blocco telefonico come a Andria

Scontro treni. Altri 600 km a blocco telefonico come a Andria
Scontro treni. Altri 600 km a blocco telefonico come a Andria

ROMA – Scontro treni. Altri 600 km a blocco telefonico come a Andria. Sullo scontro dei treni in Puglia il ministro Graziano Delrio premette che Ferrotramviaria, la società che gestisce la tratta, “è una delle aziende migliori del panorama italiano in termini di efficienza ed efficacia del servizio offerto”. Ma, “purtroppo, un sistema come quello del consenso telefonico, che lascia interamente all’uomo la possibilità di intervento, è oggi considerato maggiormente a rischio, anche se utilizzato su tratte con caratteristiche di esercizio compatibili con il sistema stesso”.

Sono 600 i km regolati con questo sistema. E quindi sono a rischio esattamente come la Ruvo-Barletta. Mentre sia il ministro che l’ad di Fs assolvono il binario unico: “non è sinonimo di insicurezza”, spiega il il primo; “il sistema di sicurezza – gli fa eco Renato Mazzoncini – non dipende dal numero dei binari: tutte le linee ferroviarie hanno un livello di sicurezza garantito, anche quelle a binario unico”.

Se diamo un’occhiata alle linee che sfuggono ai controlli dell’Agenzia nazionale della sicurezza (vedi la mappa accanto) possiamo arrivare a un totale di mille chilometri sotto gli standard di sicurezza minimi. Ci sono infatti ferrovie a doppio binario senza un sistema automatico per il distanziamento dei treni e ancora troppi arcaici marchingegni che l’Agenzia ha condannato alla rottamazione sulla rete Rfi. Ma in ogni caso cento milioni di euro basterebbero a liberare i pendolari di tutta Italia dall’incubo di uno scontro frontale o di un tamponamento. (Alessandro Cassinis, Il Secolo XIX)

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