Scooter sharing, a Milano dopo bici e auto anche le moto saranno condivise

Scooter sharing, a Milano dopo bici e auto anche le moto saranno condivise
Scooter sharing, a Milano dopo bici e auto anche le moto saranno condivise

MILANO – Dopo le bici e le auto condivise non ci voleva molto prima che qualcuno si inventasse anche lo scooter sharing. Pioniere dei motorini condivisi sono state Barcellona e Parigi. Ma ora anche Milano vuole stare al passo con le colleghe europee e il Comune ha già annunciato che entro l’anno pubblicherà un avviso con le regole di ingaggio per le società interessate a gestire il servizio.

Alcune in realtà sarebbero già pronte: a sollecitare Palazzo Marino è stata infatti una lettera formale inviata da un operatore dei servizi in condivisione che è già attivo a livello internazionale. L’obiettivo, spiega l’assessore alla Mobilità milanese, Giancarlo Maran, è di partire col servizio in tempo per l’Expo.

Ma come funziona? Il sistema sarà pressoché simile a quello delle auto: tramite app si prenota (con un preavviso di 10 minuti) la moto, che si sblocca con una tessera. Il casco è custodito nell’apposito vano: basta indossarlo e via a scorrazzare senza pensieri per la città. 

A Parigi e Barcellona i motorini condivisi sono tutti elettrici. Ma a Milano non sarà un vincolo. Quanto ai numeri bisognerà guardare alle proposte che arriveranno. In Spagna, per esempio, sono partiti un anno fa con 50 scooter, ma l’obiettivo è di arrivare a 500.

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