Scoperto il tesoro di Tanzi: nelle soffitte e nelle cantine di amici

Quadri di Van Gogh e Picasso per 100 milioni di euro

tanzi_2Gli uomini delle Fiamme gialle sono finalmente riusciti a mettere le mai sul tesoro di Callisto Tanzi. «In casa mia non ci sono caveau con quadri preziosi», aveva assicurato Tanzi non più tardi di lunedì 30 novembre dopo che la sera prima la puntata di Report aveva detto che l’ex patron della Parmalat aveva trafugato in Svizzera un patrimionio d’arte.

Tanzi aveva ragione: il tesoro si trovava nelle soffitte e nelle cantine di tre case di amici ignari, due a Parma e una a Pontetaro. Pare sia stato il cognato Stefano Strini, marito di Laura Tanzi, una delle figlie, a piazzarle. Strini è indagato per ricettazione e favoreggiamento assieme a un mercante d’arte, sul nome del quale vige il segreto istruttorio.

La Guardia di finanza ha sequestrato sabato mattina 19 quadri e disegni definiti di grandissimo valore artistico, stimati della Fiamme Gialle in un valore superiore ai 100 milioni di euro. Sono gli stessi quadri che lunedì, durante un lungo interrogatorio in tribunale, Tanzi aveva negato di possedere.

Secondo quanto spiegato dal procuratore capo di Parma, Gerardo Laguardia, i dipinti erano già sul «mercato»: l’intervento della procura ha impedito che fossero venduti. Per un dipinto di Monet c’era già un’offerta di 10 milioni di euro di un miliardario russo. Quattro giorni di intercettazioni telefoniche continuate (alcune durate trenta ore di seguito) hanno consentito di individuare i terminali di una trattativa che a breve avrebbe portato alla vendita in blocco di tutta la pinacoteca di Tanzi, probabilmente a Forte dei Marmi. 

Tra le opere sequestrate spiccano Il ritratto di ballerina, matita su carta Degas, un autoritratto di Ligabue, La scogliera di Pourville di Monet, una natura morta di Gauguin, un tronco d’albero di Van Gogh, una natura morta di Picasso datata 1944, un ritratto di signora di De Nittis, un olio di Manet raffigurante alberi, una natura morta di Van Gogh, un acquerello su carta di Cezanne, un pastello di Pizarro, un paesaggio di Severini, un’illustrazione di Grosz e una matita di Bergerie di Modigliani.

Comments are closed.

Gestione cookie