Scuola, torna l’ora di educazione civica: da settembre obbligatoria in tutte le classi

Scuola, torna l'ora di educazione civica: da settembre obbligatoria in tutte le classi
Studenti si recano a scuola in una foto d’archivio Ansa

ROMA – Torna l’ora di educazione civica a scuola. Lo prevede la nuova legge approvata in via definitiva al Senato con 193 sì e 38 astenuti, dopo il via libera di maggio alla Camera, avvenuto anche quello senza voti contrari. Da settembre la materia sarà obbligatoria in tutte le scuole d’Italia.

Nel programma di insegnamento, oltre alla valorizzazione dei principi della Costituzione e delle Istituzioni europee, ci saranno anche la sostenibilità ambientale, l’educazione alimentare, la promozione della salute e del benessere. Ma anche il rispetto della regole della convivenza civile.

Tra i temi su cui si sofferma la nuova legge anche quelli del bullismo e del cyberbullismo, con un’attenzione particolare per l’educazione alla legalità, al contrasto delle mafie e alla tutela del patrimonio culturale. Spazio inoltre per l’educazione stradale, visto e considerato che proprio nell’età del liceo ci si avvicina alla patente di guida con le due e le quattro ruote. L’obbligo è di almeno 33 ore annue e c’è il voto in pagella. 

Di “giornata storica” ha parlato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti subito dopo l’approvazione del Ddl: “Finalmente ritorna l’educazione civica come materia obbligatoria nelle scuole. Un traguardo necessario per le giovani generazioni perché sono i valori indicati nella Costituzione a tenere unito il nostro Paese. Grazie all’impegno della Lega-Salvini Premier un’altra promessa è stata mantenuta”. “Il compito della scuola – ha aggiunto il ministro – è di educare alla cittadinanza attiva, al rispetto delle regole, all’accoglienza e all’inclusione, valori alla base di ogni democrazia. Torneremo a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità. #dalleparoleaifatti”.

Tra le novità anche i temi ambientali, in particolare l’inserimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 ma anche lo sviluppo ecosostenibile e la tutela del patrimonio ambientale. E ancora lo studio delle identità territoriali oltre che delle produzioni e delle eccellenze agroalimentari. L’insegnamento dell’educazione civica sarà affidato ai docenti dell’area storico-geografica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e ai docenti dell’area economico-giuridica nelle scuole secondarie di secondo grado.

È istituito anche un premio, conferito dal ministero dell’Istruzione individuando le esperienze migliori in materia di educazione civica per ogni ordine e grado. Infine, da legge “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e l’amministrazione interessata provvede alla sua attuazione con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente”. Aspetto che ha sollevato i rilievi del Pd, parlando di “ddl senza fondi”. Soddisfazione è stata espressa invece dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Finalmente – scrive su Facebook – vita concreta contro inutili polemiche. Promessa mantenuta, non si molla!”. (Fonte: Ansa)

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