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Scuola: in prima elementare a 5 anni e diploma a 18. L’idea del ministro Profumo

di Alessandro Avico |17 Settembre 2012 12:17

Lapresse

ROMA – Anticipare le scuole elementari a 5 anni in modo da fare arrivare il diploma a 18 anni e non più a 19. La fine degli studi, per gli studenti italiani, coinciderà così con il compimento della maggiore età. Si tratta di un progetto ma il governo italiano si sta ponendo il problema di stare al passo con gli altri paesi europei e permettere ai diplomati di entrare nel mondo del lavoro assieme ai loro coetanei che vivono nell’Unione europea. Un progetto che potrebbe ben presto diventare realtà.

Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha infatti creato una task force per studiare una modalità per far arrivare i nostri studenti al diploma un anno prima rispetto a quanto avviene ora. Il gruppo di esperti è già al lavoro. La scorsa settimana il primo incontro. Il 9 ottobre il secondo. Entro dicembre sul tavolo del ministro dovrebbe arrivare una proposta concreta da presentare come disegno di legge. Il gruppo vede al lavoro il consigliere stesso del ministro, Vittorio Campione, il capo dipartimento Lucrezia Stellacci, il direttore generale degli ordinamenti Carmela Palumbo. Ma è anche composto da dirigenti scolastici, pedagogisti e docenti in rappresentanza dei vari ordini di scuole.

La prima strada prevede l’ingresso anticipato nella scuola primaria a 5 anni. Questa ipotesi non andrebbe a toccare l’attuale articolazione del percorso di studi con i cinque anni delle elementari, il triennio delle scuole medie e i cinque anni delle superiori. La seconda, invece, andrebbe a scardinare l’attuale organizzazione creando due blocchi di studio di cinque anni l’uno, più un biennio finale che consentirebbe anche l’accesso all’università. Una soluzione che andrebbe a rivoluzionare il sistema scolastico italiano.

In paesi come la Gran Bretagna, l’Irlanda, la Spagna, il Portogallo, il Belgio, i Paesi Bassi ma anche la Francia e la Grecia, gli studenti da anni terminano il loro percorso di studi con un anno di anticipo rispetto ai coetanei italiani. Secondo gli ultimi studi condotti a livello comunitario, la tendenza è di anticipare l’ingresso a scuola. Dall’altro lato, in molti paesi europei, si sta allungando la durata obbligatoria per permettere agli studenti di acquisire maggiori competenze di base.

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