Scuola, anche gli insegnanti di religione agli esami di terza media. Ed è polemica Scuola, anche gli insegnanti di religione agli esami di terza media. Ed è polemica

Scuola, anche gli insegnanti di religione agli esami di terza media. Ed è polemica

Scuola, anche gli insegnanti di religione agli esami di terza media. Ed è polemica
Scuola, anche gli insegnanti di religione agli esami di terza media. Ed è polemica

ROMA – Sorpresa quest’anno agli esami di terza media che vedranno coinvolti mezzo milione di studenti: nelle commissioni saranno presenti anche gli insegnanti di religione. E scoppia la protesta.

Quattordici associazioni di genitori e docenti chiedono chiarimenti urgenti al ministero dell’istruzione, con l’obiettivo di abolire questa novità, informa Repubblica. E rilanciano: “Denunciare l’incongruenza di tale nuova norma diventa un’occasione per riproporre la necessità di rivedere l’intera normativa sull’insegnamento della religione cattolica e di riproporne la collocazione fuori dell’orario ordinario delle lezioni”.

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La novità è stata contestata anche dalla Cgil-Scuola e dall’associazione nazionale presidi, che ha parlato di “rilevanti difficoltà organizzative”. E non pare riscuotere successo nemmeno tra gli stessi insegnanti di religione.

Repubblica ricorda come si è arrivati a questa situazione: fino all’anno scorso nelle commissioni sedevano gli insegnanti delle materie oggetto d’esame, e l’insegnante di religione partecipava solo allo scrutinio finale. Adesso si prevede che la commissione d’esame per ciascuna classe terza sia composta dai docenti del consiglio di classe, compreso quindi anche quello di religione e quello di alternativa.

Il problema è che si tratta di docenti con molte classi, anche in più scuole, e si rischia il caos nei calendari delle prove, secondo i presidi. Inoltre viene contestato anche il fatto che, se l’insegnante di religione sarà in commissione, probabilmente la religione cattolica sarà materia d’esame. E Bruno Moretto di Scuola e Costituzione si chiede, a Repubblica: “E se il suo voto fosse determinante per la bocciatura?”.

 

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