Troppe ore in classe e con scarsi risultati: lo dice il rapporto Ocse sulla scuola italiana

Pubblicato il 7 Settembre 2010 - 13:43 OLTRE 6 MESI FA

L’ultimo rapporto Ocse mette in luce alcune contraddizioni della scuola italiana: rispetto agli studenti di altri paesi passiamo molte più ore tra i banchi, eppure non impariamo di più. E dopo tanti sacrifici, magari alla fine del percorso e con una laurea in mano, neanche troviamo lavoro.

E’ il risultato, poco incoraggiante, del rapporto Ocse sull’istruzione italiana. Non va meglio ai professori, che guadagnano poco e difficilmente nella carriera scolastica vedono sostanziali cambiamenti in busta paga. Gli italiani passano in classe circa 8000 ore l’anno: la media Ocse è invece di 6777.

Ma a fronte di tante ore sui banchi il rendimento non è migliore, anzi: lo dimostrano i test di letteratura, matematica e scienze ai quali gli studenti Ocse vengono sottoposti. Gli italiani si piazzano sempre piuttosto male.

Per non parlare dei programmi: se altrove cambiano spesso, da noi sono piuttosto ingessati. Gli insegnanti poi sono troppi. Uno ogni 11 alunni, contro una media Ocse di uno a 16. Nonostante questi risultati l’Italia continua a spendere tanto per la scuola, più della media Ocse, mentre è pochissimo ciò che destina all’Università. E i risultati si vedono: in una fascia d’età fino ai 29 anni ha un’occupazione il 47,3% dei giovani. Solo per fare due esempi, in Francia i giovani occupati sono il 69%, in Germania il 77,15%.