A dieci giorni dalla riapertura dell’anno scolastico si calcola che sono più di 400 gli istituti già colpiti da almeno un caso di Coronavirus e 75 sono stati chiusi.
Scuola, positivo in classe, che succede a lui e agli eventuali contatti? Il ministero della Salute in una nuova circolare ha riassunto le linee guida in caso di positività al Coronavirus per alunni ed operatori scolastici.
In cima per scuole colpite ci sono la Lombardia ( 84), l’Emilia Romagna (60), la Toscana (50) e il Lazio (38). Poi il Piemonte (29) e il Veneto (24). Tra le grandi città la più in difficoltà è Roma, con 19 scuole coinvolte. Quindi Bologna con 14, a Milano sono 13 e a Palermo 10.
Scuola, positivo in classe: per il rientro due tamponi e certificato
Va fatto subito il tampone senza il quale non si torna in classe dopo una assenza per sintomi sospetti e se il test risulta positivo per il rientro bisognerà effettuare due tamponi e il certificato medico.
Se il test risulta positivo – si legge – per il rientro in comunità bisognerà effettuare, come prevedono i criteri vigenti, due tamponi (test di biologia molecolare). A distanza di 24 ore l’uno dall’altro con un contestuale doppio negativo.
L’alunno o operatore scolastico – spiega la circolare – rientrerà a scuola con attestazione di avvenuta guarigione. E nulla osta all’ingresso o rientro in comunità. In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19, la persona rimarrà a casa fino a guarigione clinica.
Positivo in classe: quando i compagni devono andare in isolamento
Spetta al referente scolastico COVID-19 fornire al Dipartimento di prevenzione della Asl «l’elenco dei compagni di classe nonché degli insegnanti del caso confermato che sono stati a contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi.
I contatti stretti individuati dal Dipartimento di Prevenzione con le consuete attività di contact tracing, saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato”.
Se positivo asintomatico cambia la procedura: contatti 48 prima del tampone non dei sintomi
In questo caso, cioè se il soggetto positivo non presenta sintomi, la circolare spiega che “si definisce contatto una persona che ha avuto contatti con il caso indice in un arco di tempo che va da 48 ore prima della raccolta del campione che ha portato alla conferma e fino a 14 giorni dopo”.