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Scuola, presidi vietano social ai prof: “Niente sms o Facebook con gli studenti”

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Scuola, presidi vietano social ai prof: “Niente sms o Facebook con gli studenti”

ROMA – Niente scambi social o sms tra studenti e professori. Assolutamente vietati i social ai docenti, se utilizzati per stare in contatto con gli studenti. Queste le nuove regole dettate dai presidi dopo l’ennesimo caso di accuse di molestie di una studentessa nei confronti del suo professore a Roma.

Silvia Campese sul Secolo XIX scrive che dopo il recente scandalo, che vedeva un professore inviare messaggi intimi alla sua allieva, ai docenti sono ora vietate le chat e i contatti social con i loro studenti per evitare situazioni ambigue. La discussione è arrivata anche ai tavoli di lavoro dell’Aran, l’Agenzia che rappresenta gli enti pubblici nella contrattazione collettiva. Un dibattito nato dalla recente cronaca del caso di Roma, ma che si estende rapidamente a tutte le scuole italiane. A parlare è Alfonso Gargano, preside del Liceo Classico Chiabrera di Savona, che spiega di aver consigliato ai suoi docenti di non avere social:

“Gargano non nasconde una critica dura all’utilizzo dei mezzi via etere. «Il nostro liceo – dice- ha attivato i mezzi tecnologici idonei alle comunicazioni, anche in tempo reale, tra ragazzi e insegnanti. Abbiamo il registro elettronico, che dota sia studenti che famiglie di password apposite e distinte, dove le comunicazioni con la scuola sono dirette e alla luce del sole, pur nella riservatezza. Abbiamo, poi, attivato una piattaforma elettronica “chiusa”, a cura di una figura regolamentata dal Ministero: gli animatori informatici, che, dopo un corso, si occupano, a loro volta, della formazione dei colleghi». I temi sono svariati: non solo nozioni tecniche, ma anche legali: privacy, tutela dei dati e delle immagini. «Non posso vietare l’iscrizione ai social dei singoli docenti – conclude- ma non la condivido. Vietati, invece, i contatti con i ragazzi al di fuori dei canali ufficiali».

Linea dura anche al Ferraris Pancaldo, dove il preside Gozzi è fermo sul veto ai contatti “privati”. «Non deve esserci spazio ai contatti che non vertano sui temi scolastici tra docente e alunno – spiega il preside Alessandro Gozzi-. Lo suggerisco ad ogni collegio docenti. Dopo il diploma, ciascuno avrà la libertà di coltivare o meno il rapporto: non prima. L’insegnante ha dei doveri educativi e di responsabilità verso i minori, che non possono essere tutelato sui social. È una tutela per entrambe le parti: il ragazzo, ma il docente stesso. Credo, poi, che, al di là di tutto, la relazione educativa debba passare dal guardarsi negli occhi»”.

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