Scuola e coronavirus, foto d'archivio Ansa Scuola e coronavirus, foto d'archivio Ansa

Scuola, chi avrà un raffreddore dovrà restare a casa? Le linee guida del Miur

ROMA – Chi avrà il raffreddore non andrà a scuola? 

Dal 14 settembre, questo è noto, si dovrebbe, il condizionale è comunque d’obbligo, tornare a scuola.

Ok. Ma come funzionerà tutto? Chi potrà andarci? E, soprattutto, con un raffreddore si potrà andare in classe? 

Forse no.

La regola, infatti, è contenuta nelle Linee Guida pubblicate dal Miur. A raccontarlo è il Corriere della Sera.

Linee guida in cui si legge che la “precondizione per la presenza di alunni e personale è l’assenza di sintomi nei tre giorni precedenti”.

Nel dettaglio:

“La precondizione per la presenza a scuola di studenti e di tutto il personale è: l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37.5°C anche nei tre giorni precedenti; non essere stati in quarantena negli ultimi 14 giorni; non essere stati a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni”.

Il divieto, spiega Chiara Severgnini, è ribadito in modo più chiaro nelle “Cinque regole per il rientro a scuola in sicurezza” in cui si legge:

“Se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore) parlane subito con i genitori e NON venire a scuola”.

Quindi, a rigor di logica, con un raffreddore si dovrebbe restare a casa. (Fonte: Il Corriere della Sera).

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