Scuola, Comitato tecnico scientifico contrario alla riapertura per l'ultimo giorno dell'anno Scuola, Comitato tecnico scientifico contrario alla riapertura per l'ultimo giorno dell'anno

Scuola, Comitato tecnico scientifico contrario alla riapertura per l’ultimo giorno dell’anno

ROMA – Il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha detto di essere contrario alla riapertura delle scuole per l’ultimo giorno dell’anno scolastico.

Il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, ha infatti spiegato che lunedì pomeriggio tutti i componenti del Comitato hanno deliberato negativamente sulla possibilità di trascorrere l’ultimo giorno dell’anno scolastico in classe.

Questo perché sarebbe complicato gestire il distanziamento tra giovani e giovanissimi in un periodo in cui il contagio ancora esiste.

Ci saranno problemi per mettere insieme le richieste dei sindacati con le decisioni che dovranno essere assunte per il rientro in classe a settembre.

I sindacati hanno denunciato che, secondo dati in loro possesso, si dovranno formare classi troppo numerose, spesso con 29-32 alunni.

Hanno chiesto che le responsabilità non siano in capo ai dirigenti scolastici ed hanno evidenziato che il protocollo per il rientro a settembre non potrà essere chiuso in modo celere come è stato per la maturità.

Scuola, sindacati insoddisfatti su precari.

I cinque maggiori sindacati del settore (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams), si dicono “del tutto insoddisfatti” delle mediazioni politiche raggiunte fra i gruppi di maggioranza sul concorso per i precari della scuola.

Hanno quindi inviato ai ministeri competenti una richiesta di svolgimento del tentativo di conciliazione, sancendo formalmente lo stato di agitazione della categoria.

“Gli esiti dell’incontro notturno di maggioranza hanno definito un quadro che ora deve passare il vaglio parlamentare, ma dai sindacati arriva un giudizio di totale insoddisfazione”, fanno sapere le cinque sigle sindacali.

Le organizzazioni sindacali ricordano di aver hanno sottoscritto accordi, con due governi e tre ministri, proprio su questa materia e responsabilmente di aver condiviso le linee guida su cui aprire un dibattito serio e costruttivo per riaprire le scuole a settembre.

Un impegno volto ad individuare soluzioni praticabili, come nell’accordo sottoscritto qualche giorno fa per lo svolgimento degli esami di Stato.

“Stiamo parlando di docenti e personale ATA che saranno pochi rispetto all’organico necessario per affrontare la riapertura, che impone fra l’altro l’adozione di misure organizzative di cui ogni giorno emergono anticipazioni più o meno fondate.

L’unica certezza, al momento, è che Il prossimo anno scolastico si presenta con un numero di precari mai visto prima, oltre 200 mila”. (Fonte Ansa).

 

 

Gestione cookie