Scuola, Speranza: Mascherine dai 6 anni in su e ingressi scaglionati. Ma dipende dal virus... Scuola, Speranza: Mascherine dai 6 anni in su e ingressi scaglionati. Ma dipende dal virus...

Scuola, Speranza: Mascherine dai 6 anni in su e ingressi scaglionati. Ma dipende dal virus…

Speranza: Mascherine a scuola dai sei anni in su, controlli medici e ingressi scaglionati. Ma dipende ancora tutto dal virus.

Per il governo “la riapertura delle scuole è fondamentale. Ma in piena sicurezza”, monitorando costantemente il quadro epidemiologico. Lo dice il Ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista al Messaggero.

Gli investimenti “serviranno per il personale e anche a reperire locali laddove siano insufficienti. Dovremo evitare gli assembramenti anche con ingressi scaglionati se necessario”. Oggi, spiega Speranza, “è in vigore un Dpcm che prevede l’uso delle mascherine nei luoghi al chiuso aperti al pubblico. Dai sei anni in su. Due settimane prima dell’inizio delle lezioni valuteremo la situazione con il Cts” e “potremmo pensare anche a provvedimenti differenti da regione a regione”.

Ci saranno anche controlli medici costanti. Per i tamponi ai dipendenti si lavora su due idee del Cts: “Test sierologici al personale prima della riapertura; tamponi molecolari a campione durante l’anno scolastico”.

Il ministro parla dei nuovi focolai.

“Ci dicono che il virus non è scomparso, ma anche che abbiamo nelle regioni un sistema di monitoraggio più rapido ed efficace che ci consente di individuare i problemi”. Bisogna proseguire “con il rispetto delle regole essenziali come il distanziamento, l’utilizzo delle mascherina e l’igiene delle mani”.

Sta passando un messaggio, dice Speranza, “che il virus è vinto, non è così. Faccio un appello a tutti, dobbiamo vincere questa sfida”. Nel mondo “stiamo registrando tra i 150mila e i 180mila contagiati al giorno, non sono mai stati così tanti” e per l’Italia “resta valido il Dpcm che prevede, fino al 15 luglio, quarantena obbligatoria per chi proviene da paesi extra europei”.

Per contrastare un’eventuale seconda ondata “abbiamo stanziato 3,25 miliardi di euro solo nel decreto rilancio”. Per quanto riguarda il vaccino “l’Italia è nel cuore della sfida. Con Germania, Francia e Olanda abbiamo investito sul candidato vaccino più promettente, sviluppato dall’Università di Oxford, con la multinazionale AstraZeneca” e la partecipazione di eccellenze italiane. Se arriverà, “in tempi che non hanno precedenti per rapidità, gli italiani lo avranno e lo avranno gratuitamente”. (Fonte Il Messaggero).

Gestione cookie