“Nessun bambino è stato lasciato a piedi, come qualcuno ha voluto far credere e sulle due bambine frequentanti Villa Are è stato strumentalmente montato un caso che non esiste”. Il sindaco di Verona Flavio Tosi torna oggi sulla vicenda della sospensione dello scuolabus ad alcune famiglie che non hanno pagato le rette.
“Il 9 aprile scorso, come anche nei giorni successivi, le bambine – sottolinea Tosi – sono state accompagnate a scuola dai genitori, che le hanno poi riaccompagnate a casa nel pomeriggio, essendo stati ampiamente e tempestivamente informati (14 lettere di posta prioritaria, 7 lettere raccomandate A.R. e, nell’intervallo di tempo tra le lettere di posta prioritaria e le lettere A.R., 7 telefonate) che il servizio per loro era stato interrotto per morosità.
Spiace che qualcuno, per criticare l’amministrazione comunale, abbia portato alla luce una vicenda che, per quanto disdicevole, aveva il diritto di restare privata”. “Un ritardo nei pagamenti non di una rata, come ha detto la famiglia interessata, ma di quasi tutte le rate, per un ammontare complessivo di 2.449 euro – aggiunge Tosi – e nemmeno è vero che sia accaduto una volta sola, per un disguido, dato che la rata più lontana ancora da pagare risale al 2005 e considerando che il nucleo familiare, certamente non disagiato, si è dimostrato accorto nell’usufruire di tutte le possibili agevolazioni per chi ha più figli nella stessa scuola d’infanzia”. “Su 1.117 famiglie che usufruiscono del servizio di trasporto – conclude Tosi – sono solo 8, per 11 bimbi in tutto, quelle che, senza aver diritto alla gratuità, non hanno ancora saldato il debito con il Comune”.