Scuole cattoliche: “Imu? Non paghiamo”. Comuni: “Non sono luoghi di culto”

Pubblicato il 6 Luglio 2012 - 10:29 OLTRE 6 MESI FA
(LaPresse)

ROMA – Le scuole cattoliche non vogliono pagare l’Imu, ma i Comuni inviano i solleciti. Per i genitori dell’Associazione dei genitori delle scuole cattoliche,Agesc, la tassa sugli immobili farebbe aumentare le tasse di iscrizione. Tasse che peserebbero sulle famiglie e che comporterebbero un calo delle iscrizioni. La Chiesa dovrà pagare l’Imu solo sulle attività a fini commerciali. Le strutture della Chiesa adibite a scuola sono 8.644. I Comuni non ritengono le scuole luoghi di culto, gli unici esclusi dalla reintroduzione dell’Ici sugli immobili.

Roberto Gontero, presidente dell’Agesc, ha detto: “Chiediamo che le scuole paritarie, in quanto enti non profit, non debbano pagare l’Imu. In questi giorni stanno arrivando una serie di cartelle esattoriali Imu alle scuole paritarie. Eppure il presidente del consiglio non più tardi di due mesi fa aveva garantito che non avrebbero dovuto pagare l’imposta”.

Gontero ha aggiunto: “Siamo davanti a una grave situazione di incertezza e molti genitori si trovano nella condizione di non sapere se il figlio porterà a termine il ciclo scolastico nella stessa scuola dove l’ha iniziato. La retta per la scuola paritaria dovrebbe potere essere almeno detratta come credito d’imposta, così come viene fatto, ad esempio, per le spese per la palestra”.