ROMA – Migranti che saranno accolti tutti all’estero e la capitana finita sul registro degli indagati. Il caso della Sea Watch sembra prossimo a chiudersi. Fonti della Farnesina hanno infatti confermato che a seguito del lavoro svolto su istruzione del ministro degli esteri, Enzo Moavero Milanesi, in stretta correlazione con la Commissione europea, Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e altri Stati membri dell’Ue sono disponibili ad accogliere i migranti imbarcati sulla nave Sea Watch.
“Anche il governo italiano ha interesse a una soluzione europea del problema dei migranti e lavora al salvataggio di vite umane. Non è utile in questo momento puntare il dito sull’Italia”. Così il portavoce del Ministero degli Esteri tedesco Reiner Breul risponde a chi gli chiede se l’atteggiamento italiano sulla Sea watch sia criticabile, aggiungendo che “gli Stati non vanno lasciati da soli”.
Intanto la capitana della Sea Watch, Carola Rackete, è stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra, secondo quanto previsto dal codice della navigazione. L’iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Agrigento, è stata fatta dopo l’acquisizione dell’annotazione della Guardia di finanza. “Salvini mi considera un nemico pubblico? Ho 42 persone di cui occuparmi. Salvini si metta in fila”, ha detto la capitana di Sea Watch 3 Carola Rakete in collegamento con la Sala della Stampa Estera.
“Ci sono un equipaggio fuorilegge e un comandante fuorilegge che vanno fermati, arrestati e espulsi.
C’è una nave che continua a non rispettare regole, leggi e buon senso. Quindi mi aspetto multe, sequestri, arresti, blocchi, allontanamenti e mi aspetto anche che l’Unione Europea dia cenno di esistenza in vita”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Secondo Salvini “se la Ue fa quel che deve fare l’Olanda fa quel che deve fare. Non do suggerimenti alla magistratura italiana ma se io o chiunque altro non rispondessimo a un alt dei carabinieri loro ci fermano, ci arrestano e ci sequestrano il mezzo. Se tutti fanno il loro dovere, il caso si chiude entro qualche ora e gli italiani tornano a occuparsi di altro e non di un’associazione privata, straniera e fuorilegge che se ne frega delle regole e tratta esseri umani come merce di scambio”. (Fonte Agi).