Seggiolini anti-abbandono obbligatori per legge. Ma a partire dal 6 marzo 2020

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Ottobre 2019 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA
Seggiolini anti-abbandono obbligatori per legge. Ma a partire dal 6 marzo 2020

Seggiolino anti-abbandono

ROMA – Un beep potrà salvare la vita di un bambino in macchina. Al via infatti dopo un tortuoso iter, l’obbligo di installazione dei seggiolini anti-abbandono per i bimbi di età inferiore ai quattro anni. La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del nuovo codice della strada per prevenire l’abbandono di bambini nelle auto.

Le nuove norme entreranno in vigore il 7 novembre, ma in realtà l’obbligo sarà effettivo solo a partire dal 6 marzo, quando saranno passati quattro mesi dall’entrata in vigore. Un tempo che servirà ad aziende e cittadini per mettersi in regola.

Una misura che si spera possa mettere un argine ai tragici casi di cronaca come quello più recente accaduto a Catania: un padre ha lasciato per cinque ore sotto al sole un bimbo che doveva portare all’asilo per un inspiegabile black-out nella sua mente.

Sono allo studio anche agevolazioni fiscali. Sul seggiolino ci sarà un sistema di allarme che, connesso allo smartphone, ricorderà al guidatore tramite un segnale sonoro, della presenza del piccolo passeggero a bordo, prima che lo stesso guidatore esca dal veicolo.

L’obbligo dei seggiolini ha avuto un percorso a ostacoli. La legge 117/2018 entrata in vigore a fine 2018 disponeva l’introduzione dell’obbligo ma demandava la definizione delle caratteristiche tecniche ad un decreto attuativo del ministero dei Trasporti, che ha visto la luce il 21 gennaio 2019. Il decreto, a sua volta, è stato mandato in approvazione alla Commissione europea, ma è stato bocciato e poi riscritto.

Il nodo principale riguardava l’incompatibilità del testo con le norme europee. Dopo l’approvazione bipartisan del Parlamento, il parere favorevole acquisito dall’Ue e il via libera pochi giorni fa del Consiglio di Stato questo “è il passaggio conclusivo della legge”, sottolinea il ministero dei Trasporti. (fonte Ansa)