Semaforo giallo durerà minimo 3 secondi, addio incrocio che vai regola che trovi Semaforo giallo durerà minimo 3 secondi, addio incrocio che vai regola che trovi

Semaforo giallo durerà minimo 3 secondi, addio incrocio che vai regola che trovi

Il semaforo giallo avrà una durata minima di tre secondi prima che scatti il rosso. Una durata minima fissa che sarà uguale per tutti i semafori.

Quante volte è capitato di attraversare un incrocio col semaforo giallo che nel frattempo è diventato rosso ricevendo poi una multa a casa? Da verde a giallo e poi da giallo a rosso in una frazione di secondo. Questo perché spesso molti semafori hanno un giallo che dura di meno rispetto ad altri. Cambia da comune a comune, ma anche da incrocio a incrocio

Magari all’incrocio sotto casa c’è un semaforo con un giallo che dura 4 secondi e all’incrocio sotto il lavoro uno con un giallo che dura 2 secondi. Se non si sa, se non si è mai passati per quell’incrocio, ci si azzarda come sempre accade a passare con il giallo. Giallo che diventa rosso quando ormai l’incrocio è già stato impegnato e quindi multa perché si è passati con il rosso, senza farlo apposta… Un modo per far cassa da parte di molti comuni.

E allora ecco che tra le novità del codice della strada (una riforma tanto attesa ma ancora non definitivamente approvata) c’è la durata minima della luce gialla. Minimo tre secondi in modo che ogni automobilista sa che a qualsiasi semaforo dopo il verde ha 3 secondi di giallo. Un lasso di tempo per passare oppure per fermarsi se si è ancora non in prossimità dell’incrocio. 

Meno multe dei furbetti del semaforo

In questo modo si ridurrà drasticamente il numero delle multe da parte dei comuni già ribattezzati “i furbetti del semaforo”. Prima era un salto nel buio: “Ce la faccio? Passo?”. Pochi istanti per decidere e nel frattempo il semaforo diventa rosso con annessa foto alla targa e multa a casa. Non più paese che vai regola che trovi, piuttosto incrocio che vai regola che trovi, dato che i secondi della luce gialla cambiavano da incrocio a incrocio, e non perché uno era più pericoloso dell’altro, ma perché quelli più trafficati volevano dire più automobilisti da spennare. 

 

Gestione cookie