Senegalese dà fuoco a bus di piccoli scolari FOTO-VIDEO. Dice: vendetta per gli affogati in mare

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Senegalese dà fuoco a bus di piccoli scolari (foto Ansa)

ROMA – Senegalese, nato nel 1972. Guida un bus con a bordo una scolaresca (che si tratta dell’autista del bus si saprà solo successivamente alle prime notizie). Sono le 11, 50 del mattino, l’uomo ferma il bus dove sono circa una cinquantina di piccoli scolari e tira fuori una tanica, qualcosa…un contenitore di benzina. Fa scendere gli scolari, intima loro di scendere, non appena sono al ciglio della strada, la Paullese nei pressi di Milano, l’uomo appicca l’incendio, dà fuoco al bus.

Il come, quel che si dice la dinamica, non è stata ancora raccontata con precisione dai Carabinieri. Ma una cosa è certa: Ousseynou Sy (questo sembra il nome) dà fuoco al bus. “Non si salverà nessuno”, dice ai Carabinieri. 

L’uomo usa benzina, cosparge il mezzo di benzina prima di appiccare il fuoco volontariamente. I piccoli scolari sono tutti in salvo, sostanzialmente in salvo. Una dozzina di loro presentano sintomi più o meno lievi di intossicazione, hanno respirato un po’ di fumi dell’incendio. Devono esser riusciti tutti a scendere in fretta e in tempo. Così almeno i primi racconti, sperando siano precisi e completi. Paura, ovviamente paura.

L’uomo viene in qualche modo fermato, non si sa ancora da chi e come. Si sa che è di origine senegalese e di nazionalità italiana dal 2004 e che in precedenza ha avuto imprecisati al momento “precedenti penali”. Viene preso in consegna dai carabinieri di San Donato Milanese. Raccontano abbia detto che la sua era una azione di vendetta per i “morti in mare”. Presumibilmente intendeva i migranti affogati in mare durante le traversate fallite. Morti che il senegalese avrebbe voluto vendicare secondo una legge del taglione su base razziale: tot morti con la pelle nera vendicati con tot morti con la pelle bianca. O morti affogati in mare che l’uomo voleva sbattere in faccia agli italiani dando fuoco a un bus dei loro bambini. 

E’ possibile, probabile che il senegalese che ha dato fuoco a un bus di scolari sia uno che non ci sta con la testa, un uomo fuori di senno sempre e prima del suo attacco al bus. E’ possibile, probabile. Ma non sicuro. La benzina l’ha portata, la volontà di dar fuoco c’era tutta. Quella di spaventare pure. Da vedere se c’era anche la volontà di far male, addirittura uccidere, sembra per fortuna di no. Forse una mente alterata, forse una mente criminale. Non da escludere le due cose insieme. (Fonte Corriere della Sera e Agenzia Vista /Alecander Jakhnagiev).

(Foto Ansa) 

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