Sentenza omicidio Meredith: Lumumba, pieta’ per Amanda ma sue sono ‘lacrime da coccodrillo’

Patrick Lumumba

Sostegno ad Amanda per cosa la attende, ma nello stesso tempo nessuna fiducia nel suo pianto. Il giorno dopo la sentenza dei giudici della Corte d’Assise di Perugia sull’omicidio di Meredith Kercher torna a parlare anche Patrick Lumumba, il giovane congolese finito in carcere nella prima fase delle indagini proprio in base alle dichiarazioni di Amanda knox.  «Nella mia mente – dice Patrick – sono rimasto in prigione, ma in questa sentenza ho sentito dentro di me una speranza che mi aiuta a uscire da questa situazione».

«Umanamente – ha però osservato – sono vicino ad Amanda. Non è così bello vedere qualcuno condannato quindi posso capire le ragioni di Amanda, anche se mi ha fatto del male. E per questo ieri sera non ho voluto parlare con i giornalisti. Non mi veniva da parlare, per rispetto». Commentando le lacrime di Amanda subito dopo la lettura della sentenza, Lumumba ha detto che «le sue in generale sono lacrime di coccodrillo, ma quelle di ieri potevano essere vere, perché non è facile».

Quanto al risarcimento disposto nei suoi confronti per il reato di calunnia da parte di Amanda (50.000 euro con una provvisionale immediatamente esecutiva di 10.000), il giovane ha spiegato di sentirsi soddisfatto poiché la sua richiesta era simbolica. «Per me – ha detto – era sufficiente il riconoscimento della responsabilità penale».

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